L’EDITORIALE – LA LIBERTÀ È UNO SPUTO IN FACCIA ALLE RESTRIZIONI (di Clara Carluccio)
Il sensualissimo Bassetti, dopo averci confidato di essere un uomo vanitoso e dipendente dal compiacimento femminile, ci conforta con la speranza che a settembre-ottobre potrebbe finire tutto. Al contempo, Ilaria Capua, nota veggente, preannuncia l’arrivo di una nuova epidemia. Da una parte si fa leva sulla stanchezza delle persone per invogliare al vaccino, dall’altra si rendono vane le speranze.
Sarebbe troppo complottista considerare che forse, i signori in questione, stanno giocando a tenerci in uno stato di continua tensione?
Nel frattempo, per le strade, la persone comuni si sbranano vicendevolmente, senza il minimo sentore di fare da ventriloquo ai grandi sceneggiatori.
Mia sorella, di recente, camminava da sola senza mascherina, quando una coppia di ciclisti, mai visti prima, le hanno dato della “testa di cazzo”, con quella confidenza che sempre più drogati di telegiornale stanno assumendo.
Su Facebook, qualcuno mi ha raccontato di essersi preso dell’untore bastardo perché alla cassa del supermercato non ha mantenuto sufficiente distanza fisica dai clienti davanti.
La libertà è uno sputo sulla faccia di chi accetta ogni tipo di restrizione, dà fastidio. Aumenta la violenza verbale nei nostri confronti, da persone che decantano di rispetto della vita altrui.
Sui social si stanno sempre più diffondendo vignette satiriche circa la mancata strage di interisti in seguito alla festa dello scudetto. Chi ormai ha in testa solo il Covid già si figurava le salme cremate in mezzo alla strada. Invece, no. Niente morti nero azzurre, niente morti per il raduno solidale di Chivasso, niente morti per le tante proteste anti coprifuoco in tutta Italia. A quest’ora anche tutti i cosiddetti negazionisti no mask, dopo mesi di ossigenazione naturale, dovrebbero essere già belli che crepati, insieme a parenti e amici. Basterebbe una minima facoltà logica e di osservazione per, quanto meno, alleggerire la tensione, invece tutto fa pensare che si arriverà anche ad uno scontro fisico. Non si andrà avanti ancora molto, tra le crudeltà di un governo di perfidi venduti e le vessazioni tra poveri.
Quegli occhi pieni di odio, la voce da educandi, lo scuotere la testa, il dito puntato, le offese, questa non è gente spaventata, non più. È gente perfida, che odiava il mondo e la specie umana già da prima dell’influenza Covid. Gente frustrata a cui fa piacere che tutti quanti versino nella stessa condizione di solitudine. Non aspettavano altro.
Bisogna ubbidire, e basta. Non importa la grave violazione dei diritti umani, il malessere psicologico, l’aumento della povertà, gli abusi delle forze dell’ordine sui comuni cittadini. Quello che conta, cari “untori bastardi”, è la mascherina.
Clara Carluccio
Prepariamoci alla prossima Norimberga 2.0
Ma quale Norimberga 2.0, e finiamola con questa storia che non ci sarà proprio nessuna Norimberga.
Sono stata una delle ultime persone in Italia ad indossare la mascherina.
Sarò una delle prime a toglierla.