LA LEGGE ZAN E LA LOTTA DELLA SINISTRA CONTRO LA VERITA’ (di Franco Marino)
Se fossi in grado di trasformare l’acqua in vino, moltiplicare pani e pesci, guarire dalle malattie con un semplice tocco di mano e, al termine di questa vita, avessi il potere di portare tutti i miei lettori in cielo, nelle condizioni di far loro rivedere i propri cari, probabilmente non avrei bisogno di fondare una religione perchè l’evidenza del benessere da me procurato convincerebbe tutti. Senza bisogno di sacerdoti.
Tutti mi crederebbero, tutti pregherebbero dalla mattina alla sera che io, dall’alto della mia bontà, guarisca lebbrosi, renda felici tutti e accolga tutti nel mio regno, detto regno dei cieli. Per questo, non c’è bisogno di fondare una religione sull’esistenza del sole perchè l’esistenza di quel gigantesco astro è testimoniata dal nostro quotidiano risveglio. Semmai, ve ne sono state e ve ne sono ancora alcune basate sulla convinzione che il sole, il mare, la pioggia si muovano secondo un disegno.
Ovviamente, prima che qualcuno si preoccupi per il mio equilibrio mentale, chiarisco che non ho fondato nessuna religione che anzi è già assai se sono riuscito a fondare una mia azienda.
In compenso, una religione che parta più o meno da questi presupposti esiste e si chiama cristianesimo. Attenzione, ho detto cristianesimo e non cattolicesimo non a caso. Perchè l’evidenza della dottrina cristiana non è riconosciuta come tale ed è su questa base che sono nati gli scismi. Se la verità di Dio, la sua esistenza e la sua parola fossero dimostrate, non ci sarebbe bisogno di interpretazioni e non sarebbero nate decine e decine di confessioni di origine cristiana, nate tutte ovviamente da una diversa visione della figura di Cristo e della sua parola.
L’indimostrabilità di una verità e la contemporanea incapacità di saper accettare quelle evidenti, costituiscono la base del fanatismo religioso e di quello politico. Non esiste niente che dimostri che una società imperniata sul marxismo corrisponda al paradiso in terra (verità non evidente), che anzi ovunque sia stato sperimentato ciò, si è avuta miseria (verità evidente). Non esiste niente che dimostri che sia possibile sradicare l’omosessualità, il razzismo dal DNA umano ed anzi, più si cerca di imporre con la forza ad un individuo di tollerare omosessuali e persone di razza diversa, più si ottiene il risultato opposto.
E’ su queste basi che sono giunto alla definizione di alcune evidenze che per me rappresentano una stella polare.
L’evidenza dice che la fratellanza umana è una presa per i fondelli.
Che l’uomo, per natura, è lupo di altri uomini, come teorizzava Hobbes. E che se un uomo non prende a botte un suo congenere – quando addirittura non lo ammazza – per derubarlo dei suoi averi, è solo perchè indotto a credere che qualcuno dall’alto lo veda o che più banalmente dal basso arrivino i carabinieri.
L’evidenza dice che si guarda con diffidenza l’omosessuale e il nero perchè vengono percepiti come una minaccia. E che a nessuno, tranne i narcisi in favore di telecamera, frega niente se i bambini in Africa muoiono se prima deve preoccuparsi della sorte dei propri bambini.
L’evidenza dice che le leggi dell’amore funzionano come l’economia e non tutti gli uomini sono all’altezza di una fanciulla fisicamente perfetta e in grado di dilettarli nell’intimità, così come non tutte le donne meritano l’uomo palestrato, ricco, intelligentissimo. E che uomo guarda una donna se è bella, se ha belle e ampie forme che presuppongono una buona salute, foriera di tanti bei pargoli (con buona pace della Ferragni che dice che le tette grandi sono volgari) e che una donna guarda un uomo se è muscoloso oppure intelligente – meglio se entrambi – perchè indice di geni più sani e meglio in grado di proteggere la specie. E che l’infedeltà esiste perchè l’uomo, di natura, è espansionista e vuole diffondere i suoi geni e perchè la donna a volte perde fiducia nella qualità di uomo del proprio partner.
L’evidenza dice che per quanto molti si sbattano a cercare di emergere, di farsi avanti, di sgomitare per avere successo, la stragrande maggioranza di costoro si condannano ad un destino di infelicità perchè il 99% non ha le qualità non dico di raggiungere quel successo ma anche solo di avvicinarlo.
L’evidenza dice che le donne emergono meno nei posti di lavoro non perchè difettino di intelligenza – affatto – bensì perchè sono meno provviste di una caratteristica tipicamente maschile, legata al testosterone, che è l’ambizione. Laddove ad una donna, per sistemarsi a vita, è sufficiente un aspetto attraente e dunque può fare a meno dell’ambizione di affermarsi, se non quella di rendersi fisicamente più attraente. Che spiega anche perchè dilapidino interi stipendi in articoli di bellezza.
Le evidenze fanno male. Mettono un uomo di fronte alle proprie inferiorità, ai propri difetti, ai propri errori. Se un individuo è obeso, ha poco da prendersela se lo sfottono: si mette a dieta e dimagrisce. Oppure va in palestra e prova a migliorarsi fisicamente. Non costringe una società intera a trovare sana l’obesità.
Se un uomo non batte chiodo e se una donna si lamenta di essere trattata male, entrambi hanno un’unica strada di fronte: migliorarsi, diventare più attraenti, più affascinanti. Casomai accontentandosi di quel po’ che riescono ad avere in più, senza pretendere di avere stuoli di pretendenti di altissimo lignaggio, come fossero VIP dello spettacolo.
Se un uomo di etnia diversa se la prende perchè lo discriminano, ha due possibilità: o torna a casa sua oppure, se casa sua l’hanno distrutta, decide di lottare con ogni mezzo per affermare il proprio diritto ad averne una. Ma non può certo pretendere che, a vacche magre, lo accolgano ovunque a braccia aperte. Nessuno accoglie a casa sua un potenziale rivale che potrebbe rubargli cibo e moglie.
Se un omosessuale ci rimane male perchè considerato un corpo estraneo, ha una sola possibilità: provare a diventare eterosessuale oppure non far notare questa sua caratteristica, come fanno tantissimi omosessuali dignitosi e stimabili, che tuttavia riescono a guadagnarsi il rispetto altrui perchè non ritengono di dover imporre il proprio modo di vivere al mondo.
Se una donna non riesce ad emergere in un determinato campo perchè gli uomini sono più bravi, o si rassegna all’idea di dover lottare il doppio o forse è opportuno che si chieda se davvero sia portata per quel campo.
Ho appena elencato una serie di cose – e avrei potuto proseguire oltre – che sicuramente suonano come un cazzotto tirato in pieno stomaco, che mi cattiveranno l’odio di molti lettori, che oggi provocherebbero ban in ogni social network mainstream ma che in quarant’anni mai, nella lettura dei fatti, mi hanno tradito. Naturalmente sono contestabili. Ma solo da chi fosse in grado di contrapporre altre evidenze.
La filosofia nasce proprio da questa contrapposizione.
Se, invece, per combatterle si scomodano gli algoritmi dei social e si impongono leggi censorie, si otterrà come unico risultato, analogo ad ogni reato d’opinione, di rafforzare i pregiudizi che si vorrebbero combattere. Perchè così come nessuno si sognerebbe mai di negare l’esistenza del fascismo, fenomeno evidente, imporre che non si neghino l’Olocausto, le verità ufficiali sul Covid, e tante altre verità non evidenti – non per questo a priori fasulle o erronee – otterrà l’effetto di indurre in coloro che hanno un briciolo in più di personalità la seguente domanda: “Se queste cose davvero sono esistite ed esistono, che bisogno c’è di obbligarmi a credervi?“.
Del resto, tutti i grandi totalitarismi novecenteschi e le loro lunghe code nascono dall’idealismo hegeliano. Era Hegel a dire che “Se i fatti danno torto alla realtà, tanto peggio per la realtà”.
Essendo il progressismo figlio dell’idealismo hegeliano, di fronte ai morsi della realtà, il progressismo ha deciso di cancellare la realtà.
Ecco dunque la demonizzazione della mascolinità, del razzismo – che non è nient’altro che un alert inventato dal sistema nervoso di un essere umano di fronte a qualsiasi diverso (indipendentemente dal colore della pelle) potenzialmente interessato a rapinargli le sue risorse – dell’omofobia che non è che la disapprovazione di una tendenza umana contraria all’interesse della specie.
La prima cosa che impara un informatico è che non si può modificare l’architettura di un sistema operativo. Il linguaggio ASP non funzionerà mai su un server linux. Analogamente, non si potrà mai modificare il sistema nervoso umano. Non ci riusciranno gli algoritmi di facebook. Non ci riuscirà la legge Zan. L’unico risultato che otterranno è che i sostenitori di certe evidenze vadano a nascondersi da qualche altra parte. Laddove se si raduneranno tantissime persone esasperate dal dover controllare anche l’aria che respirano, per i sostenitori dei diritti civili prevedo tempi cupissimi.
FRANCO MARINO
Quante verità in questo tuo articolo!
È pura logica….
Non possono sempre stravolgere la verità..
È sempre stato così..
Dovrebbero boicottare il Che’…per come la pensava sull’omosessualità..
Per quanto ai miracoli…impegnati.. sai mai??