NON TOCCATE LA SIGNORA ROSANNA (di Clara Carluccio e Matteo Fais)
APOLOGIA DELLA PARTE SBAGLIATA DELLA STORIA (di Clara Carluccio)
“Questo rimarrà nella storia”. È ciò che ripete più volte Rosanna Spatari, l’unica vera sovversiva italiana, che, dopo la mitragliata di multe ricevute per aver tenuto aperto il suo bar, si è trovata davanti uno schieramento di mercenari infami a bloccare la strada per impedire ai clienti di raggiungerla per un caffè o un aperitivo.
Sì, perché mentre tutti gli altri ristoratori andavano a manifestare per chiedere a dei malati mentali il permesso per aprire le loro attività in sicurezza, ricevendo in risposta un clamoroso calcio in culo (tra tavoli all’aperto e divieto di usare il bagno), la nostra Rosanna ha continuato a lavorare da libera cittadina.
È veramente angosciante vedere come le autorità si adoperino spietatamente per impedire ad una persona di guadagnarsi onestamente il pane. Ancora di più lo è sapere che il popolo è letteralmente lobotomizzato da una propaganda televisiva che non viene messa minimamente in discussione. “Negazionisti di merda, dovete morire”. “L’Italia va male per colpa vostra”. “Ma chi siete per parlare? Medici?”. “Se non usate le mascherine non ne usciamo più”. “Dovete stare a casa”. E avanti così. Gente col cervello intriso di ignoranza, cattiveria e vomitevole servilismo, che alza la voce contro chi tenta di imbastire una conversazione diversa.
Di pochi giorni fa, un servizio al Tg di una neo diciottenne, in fila per il vaccino, che si è commossa all’idea di fare da cavia a del materiale sperimentale. “Sono veramente emozionata” ha detto, lacrimando sopra la sua ffp2, “dopo tutto questo, finalmente torneremo a vivere”. A vivere, dice lei. Ciò che la giovane chiama vivere sarà solo un genuflettersi sotto le minacce e i ricatti di chi sta portando la gente al suicidio. Chi non si vaccina non lavora, non viaggia e non fa la spesa. E tanti saluti anche al contante, ovviamente.
Chissà perché in televisione vengono mostrate solo sbrigative interviste a delle ragazzine disturbate e passanti in mascherina che si lamentano delle riaperture. Sui mezzi di informazione alternativi, invece, si trova ben altro. C’è la nostra Rosanna che si batte, sola contro venti poliziotti senza coscienza. C’è Il frate trascinato in macchina perché sta pregando per strada senza mascherina. Ci sono i bambini piccoli che urlano perché stanno subendo il tampone nasale, testimonianze di persone con brutte reazioni in seguito al vaccino, adolescenti depressi, madri con esaurimento nervoso, malati oncologici dimenticati. Ah, giusto, sono solo fake news!
Quasi tutti hanno visto le immagini della Torteria di Rosanna piena di persone festose e senza mascherina. Cosa è accaduto a tutte loro? Niente. Significa che questa pandemia di cui si parla tutti i giorni non c’è. Noi non siamo negazionisti, perché non stiamo affermando l’inesistenza di un virus. Sosteniamo unicamente che si nasconde un’enorme pericolo sociale.
È veramente troppa la gente che non vuole vedere anche la nostra parte di realtà, o che non sarebbe proprio in grado di ascoltare un ragionamento qualsiasi, troppo presa a santificare feccia umana come Fedez, Ferragni, Tosa, Lucarelli, Scanzi, e compagnia cantante.
A volte penso che scrivere, parlare, vivere a testa alta, stimolare gli altri ad una reazione, sia inutile. Probabilmente è così. Ma come dice la nostra Rosanna, questa è storia. Siamo in una fase disperata, con invisibili arcobaleni che grondano sangue. Ma, un giorno, almeno potrò dire di non essere stata dalla parte di quelli che hanno contribuito alla distruzione.
Clara Carluccio
IN ITALIA, VIENI DIFESO SE RIVENDICHI IL DIRITTO DI PRENDERLA IN CULO, MA NON SE CHIEDI DI LAVORARE (di Matteo Fais)
L’episodio di Chivasso è paradigmatico del distacco che intercorre tra la nuova Sinistra e le masse impoverite. In una Repubblica fondata sul lavoro, la Signora Rosanna e tanti altri chiedono solo di poter tornare alla loro occupazione e loro rispondono che a breve avranno il diritto di potersi sentire femmine o maschi a prescindere dal sesso di nascita.
Questa è follia, una pazzia che dovremmo smettere di tollerare passando alle maniere forti. Ma, a leggere i commenti esultanti dei covidioti, pare non ci siano proprio gli estremi. Questi dementi – la maggioranza degli italiani – sono contro di noi. Difendono Fedez e attaccano la titolare della torteria. Se quello pubblicizza smalti per uomini, lo passano per un anticonformista; se quella povera donna chiede di poter campare e avere i suoi clienti – che vogliono andare da lei –, la fanno passare per un individuo pericoloso.
Questa è una guerra, dobbiamo capirlo prima che sia troppo tardi e questi ci imbavaglino. Dobbiamo reagire alla marmaglia progressista che ci opprime e vuole la rovina del nostro Paese. Dobbiamo fare qualcosa, rifiutare l’ignavia. Quando il mondo intorno a te sta crollando, non esistono alternative, se non schierarsi, senza se e senza ma, da una parte o dall’altra. Se vogliamo sopravvivere la battaglia è invitabile.
Se questi regrediti mentali dei progressisti non sentiranno altro, daremo loro ciò che meritano. Oramai, a Sinistra è rimasto un’unica persona seria, Marco Rizzo. Il resto è merda a spruzzo e infamia, disprezzo dei lavoratori e dei nuovi poveri. Non c’è dialogo e noi per primi dobbiamo cominciare a rifiutare ciò che nessuno ci darà mai.
Per fortuna, la Signora Rosanna pare abbia già chiamato il fabbro per rimuovere i sigilli. Al prossimo aperitivo disobbediente bisogna recarsi lì in massa a proteggere una libera cittadina, a fare muro contro la violenza istituzionale. E chi segnala e protesta… Deve sapere a cosa andrà incontro. “Qui chi non terrorizza si ammala di terrore”, come diceva la canzone.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.
Purtroppo sono riusciti a mettere in moto una giostra mediatica che penso sarà difficilissimo anche solo rallentare..siamo in mano a dei criminali a livello mondiale. 😠 Tutta la mia solidarietà alla signora. 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Siete fantastici!
Il migliore articolo in circolazione sulla vicenda di Chivasso. Una forza ed energia rare. Pura e triste verità tragicamente ignorata dai veri negazionisti che assecondano queste ingiustizie. La penso esattamente come voi, purtroppo sono circondato da ebeti che mi stavano facendo perdere le speranze. Mi avete fatto incazzare, in senso positivo.