LA LETTERA – “CATCALLING? INVIDIO IL TEMPO DA PERDERE CHE HANNO LE FEMMINISTE”
Carissimo Detonatore,
sono un fedele ed appassionato lettore da quando, grazie alla pagina del Redpillatore che lo condivise, incappai in uno dei tuoi articoli contro le femministe. Pura poesia e magia.
Ma veniamo subito al punto. Ti scrivo perché mi piacerebbe che tu pubblicassi alcuni miei pensieri e considerazioni sull’ennesima e inutile battaglia delle femministe: la crociata contro il catcalling.
Partiamo dal principio…
Che cos’è il catcalling?
Quando sentii per la prima volta questo termine, qualche mese fa, pensai: “ah, sicuramente è quando chiami il tuo gatto per nome, per dargli da mangiare, ma detto in inglese”. Poi, approfondendo, scoprii il vero significato che, tradotto in italiano, significa sostanzialmente questo: “apprezzamenti verbali fatti in modo grezzo, gretto e volgare da maschi e rivolti a donne che passeggiano per strada”.
In questi giorni, il fenomeno ha assunto notevole – ed inutile – risonanza mediatica dato che Aurora Ramazzotti, la figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, sui suoi profili social, si è lamentata per una serie di episodi di cui lei stessa sarebbe stata vittima.
Ovviamente le femministe ci hanno immediatamente marciato sopra, cavalcando l’onda. Sono persino comparsi post secondo i quali “almeno una percentuale, fra il 70 e l’85 per cento, di ragazze/donne avrebbe subito un episodio di catcalling in vita sua”. Fermiamoci a riflettere su questo dato: significherebbe che la quasi totalità dei maschi è formata da porci allupati, cosa assolutamente impossibile. Vorrebbe inoltre dire che, praticamente, se non altro una volta in vita mia, avrei dovuto assistere almeno ad un singolo episodio di questo genere in qualche città/capoluogo di provincia. Mai visto niente di simile!
Intendiamoci, gli approcci verbali chiaramente e palesemente molesti sono beceri e e incivili, giustamente da condannare.
Ho chiesto a mia madre che pensasse di questo fenomeno, e lei, da donna intellettualmente onesta, mi ha risposto: “Guarda, quando ero ragazza, capitava sì che i muratori nei cantieri fischiassero e ci facessero complimenti, ma nessuna di noi se n’è mai fatta una croce e, 20 secondi dopo, ne ridevamo bellamente, fra amiche, in allegria.”
A questo proposito, mi domando: possibile che, nella testa bacata delle femministe, sia considerato catcalling anche un complimento fatto nel modo più educato e gentile possibile da un ragazzo/uomo poco attraente che le vede passeggiare per strada? O anche, semplicemente, se questo ragazzo/uomo lancia loro uno sguardo che duri più di due secondi? Secondo me sì e ciò spiegherebbe la così elevata percentuale di episodi classificati come tali. È evidente che il fenomeno esiste ma, su questo 80 per cento di casi dichiarati dalle femministe, i reali saranno forse, sì e no, un misero 5 per cento.
Bisogna anche fare una riflessione aggiuntiva: che estrazione sociale hanno coloro (i pochi) che lo praticano? Per lo più si tratta di extra-comunitari o, per dirla nella declinazione del “politicamente corretto”, di “diversamente europei” con bassa istruzione e scarsa, se non nulla, comprensione delle nostre convenzioni sociali.
Ma scommettiamo che se il “catcalling” lo facesse Brad Pitt, al posto di Abdul lo spazzino, la passante si calerebbe le mutandine in strada?
Invidio le femministe che hanno tempo da sprecare per preoccuparsi di queste cazzate. Magari parlassero di problemi reali, come il fatto che il tasso di suicidi fra i maschi è nettamente superiore, i senza tetto/barboni sono praticamente tutti uomini e che noi, in caso di separazione/divorzio, generalmente siamo quelli che subiscono i danni economici e sociali peggiori.
Concludo con due messaggi. Il primo lo dedico a voi, al mitico staff del Detonatore. Siete veramente magnifici. Continuate così. In tanti vi vogliono bene.
Il secondo è una provocazione alle femministe e alle donne: care, ma siete certe che qualcuna di voi non si sia fatta ingroppare da uno dei fratelli Bianchi, dopo una bella pacca sul culo, al bar?
Lunga vita al Redpillatore e al Detonatore
Un vostro affezionato lettore