BUON COMPLEANNO MINA MA, PER FAVORE, SPARISCI DAVVERO (di Franco Marino)

Oggi Mina compie 81 anni e il mondo della musica la festeggia come grande e immortale diva.
Premessa, non ho nulla contro di lei, non ho la pretesa nè il desiderio di smontare quella che è stata una grandissima cantante ma penso di interpretare il sentimento di molti nel dire che ormai non se ne può più di lei, del suo divismo, della sua intoccabilità, delle speranze malriposte che torni in TV, cosa che non accadrà mai più.
Alla TIM che ce la propone venti volte al giorno – e la tigre di Cremona passa alla cassa – chiedo umilmente di investire su qualche giovane, anche considerando che una delle voci più splendide degli ultimi anni, tale Dorotea Mele, totalmente sconosciuta, fu lanciata da uno spot della Calzedonia che molti ricorderanno.

Mina è stata una fuoriclasse ma ormai canta col pilota automatico, senza emozione, vivendo di rendita, trascinata solo dal divismo scaturito dalla sua scomparsa dalle scene.
A questo 2021 che sembra voler seguire disgraziatamente la falsariga dell’orrendo 2020, mi permetto di chiedere un regalo: non sentire più la sua invadente e ormai sgraziata voce ovunque, dieci volte al giorno.
Non se ne può più della domanda “Torna? Ma quando torna?”. Non se ne può più dei nostalgici duetti in TV con Battisti – che lei adorava ma che lui non ricambiava, considerandola una grande voce con poca emozione – non se ne può più del perenne “si stava meglio quando si stava peggio” della musica e dello spettacolo italiano. Non se ne può più di un’epoca dipinta come magica e che invece è stata così irrilevante da non riuscire ad imporsi al nulla delle nuove generazioni.
Non se ne può più di Mina, la più grande cantante italiana fino al 1978, la più sopravvalutata cantante italiana dal 1978 ad oggi.

FRANCO MARINO