ZINGARETTI: A MAI PIU’ RIVEDERCI (di Franco Marino)
Si dimette Zingaretti da segretario del PD e in tanti si chiederanno che ricordi lascerà la sua segreteria.
Io sono di destra ma ho sempre desiderato una sinistra socialdemocratica con cui confrontarmi, partendo dal rispetto reciproco che in una democrazia non dovrebbe mai mancare. Il problema è che il PD non somiglia e non ha mai somigliato a niente di definibile come vera sinistra. Il PD è un partito di estrema destra, che ha idee economiche degne di Pinochet e sociali degne del peggiore dei nazismi, con la differenza che perlomeno Hitler, nella sua follia, perseguiva un disegno idealistico mentre il nazismo piddino – quinta colonna dei deliri Dem americani – è l’ideologia del nulla, il nichilismo antropologico che mira alla distruzione di tutte le identità per costruire una non-identità elevata al cubo, unisex, anzi zerosex, individualistica, il cui unico tratto umanitaristico consiste nell’affettazione di un interesse – e sia chiaro, non per reale partecipazione emotiva ma solo per fini meramente e opportunisticamente reputazionali – a cause di così ampia portata su cui nessun individuo potrà mai intervenire personalmente, salvo per fornire un obolo che verrà ricambiato magari dal like di qualche illustre personalità, a suffragare quel quarto d’ora di warholiana celebrità a cui l’occidentale narciso mira, senza chiedersi quanto l’insieme dei mattoncini forniti dai lemmings del globalismo umanitario abbia contribuito a nutrire immani tragedie immunitarie.
E’ anche in questo senso, la sorte dell’inconsistente Zingaretti ci lascia indifferenti. Perchè la realtà non è che manca il venditore, semplicemente manca il prodotto. Il PD ormai non ha più nulla da dare, salvo fungere da contenitore di tutti i Baizuo – termine dispregiativo cinese usato per descrivere gli adepti della “sinistra bianca” interessata solo a politicamente corretto, ambientalismo, multiculturalismo, omosessualismo – che hanno reso tossico il dibattito pubblico in Italia.
Anche chi come me è sempre stato anticomunista non può che osservare la malinconia deriva degli eredi del PCI. Ma almeno in questo, il fratello di Montalbano potrà vantare un personale record: la sua segreteria sarà l’unica a poter dire di non lasciare nè ricordi positivi nè ricordi negativi. Semplicemente, non lascerà ricordi. Tranne quello di essere stato tra i promotori degli slogan pandemici, con i suoi inviti ad abbracciare un cinese e dunque lo sminuimento iniziale della pandemia covid, salvo poi abbracciare acriticamente la narrazione opposta. E sempre con quella faccia che sa di presa in giro. A mai più rivederci.
FRANCO MARINO