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LA PAROLA “SCIENZIATO” NON VUOL DIRE NULLA (di Franco Marino)

Una mia professoressa era una vera scienziata della lingua italiana. E non uso questa definizione a scopo meramente celebrativo – benchè lei se la meritasse – ma perchè nel suo caso, il termine “scienziata” era pienamente appropriato. Il rigore con cui spiegava non solo il significato delle parole ma anche le relative origini etimologiche ha influenzato tutta la mia vita.
Non mi è mai più uscito di mente quando un giorno ci disse che “L’italiano è una scienza esatta come la matematica. Ogni parola come ogni calcolo ha una sua causa e produce una sua conseguenza. E se è vero che in matematica ad un risultato si può arrivare da più operazioni diverse, anche in italiano più parole possono produrre un medesimo significato e una parola può produrre più significati”.
Così ricordo come ieri il suo suggerimento: per comprendere il reale significato di una parola, non guardate MAI il vocabolario ma l’etimologia, l’origine. Capita quella, capito tutto.

La definizione di scienza come quella di scienziato viene negata ad alcune discipline e attribuita ad altre che sono tutt’altro che sperimentali. E in generale, oggi, noi definiamo scienziati tutti coloro che appartengono ad una serie di categorie professionali senza stabilire un netto confine tra l’una o l’altra categoria. E’ emblematico come, per esempio, Wikipedia, sempre attenta al carattere “enciclopedico e scientifico” delle sue voci, non sia in grado di dirimere la controversia, scrivendo “Alcuni tra gli esperti chiamati scienziati sono: fisici, chimici, geologi” e via una lista di categorie professionali che però non viene completata, sottintendendo che la questione su chi si possa definire scienziato e chi no, è tutt’altro che risolta.
Del resto, definire scienziato un medico equivarrebbe a definire un avvocato qualcosa di simile ad un cialtrone e invece l’avvocato è, a tutti gli effetti, uno scienziato del diritto. Come io che sono un informatico, sarei da definire uno scienziato dell’informatica. Ovviamente, mi guardo bene dal definirmi uno scienziato e mi definisco semplicemente un informatico o, se voglio darmi un tono, sviluppatore di software. Che fa più figo.

Da tutta questa premessa si arriva chiaramente al punto di fondo: la parola “scienziato” non significa nulla. E non perchè il medico non abbia il diritto di definirsi un esperto di medicina, un biologo un esperto di biologia, un chimico esperto di chimica e quant’altro. Ma perchè nessuna di queste discipline assicura la veridicità ma soprattutto la neutralità delle informazioni fornite.
Scienza deriva dal latino “scio” e cioè “io so”. Che non è detto che coincida con quel che è. Se il sapere coincidesse con la verità, noi non avremmo assistito nel corso dei secoli a presunte verità scientifiche poi clamorosamente smentite. Senza contare che la stessa teoria della relatività, per fare un esempio, è tutt’altro che incontestata negli ambienti della fisica, così come molti virologi mettono in dubbio l’efficacia dei vaccini.
Perchè la scienza è tutt’altro che garanzia di verità e soprattutto non è affatto garanzia di neutralità. Un esempio lo abbiamo visto proprio col covid. Le cure esistono ma vengono sabotate dalla comunità scientifica che fa di tutto – forse perchè l’obiettivo è arrivare alle vaccinazioni di massa – per sabotare la possibilità di una cura che non richieda un obbligo vaccinale proposto con una tale aggressività da mettere in dubbio la fiducia che si ha in istituzioni che, al contrario, dovrebbero proteggere la nostra salute.

In parole povere, lo “scienziato” come categoria non esiste. E’ solamente un’autoriferita etichetta che viene tributata a personaggi che assurgono ad un ruolo onorifico perchè percorrono le scale che conducono al potere e dunque il tentativo di imporre un principio di autorità che proprio Galileo, che scienziato lo fu per davvero, brutalizzò secoli fa.
E se consideriamo che gli scienziati oggi pretendono di dominare le discussioni politiche, di soffocare le ragioni di chi non condivide scelte politiche dettate da “verità scientifiche” tutt’altro che scontate forse è opportuno che ci rifacciamo ad un’altra branca della scienza che è la storia. Che ci ricorda che il primato della scienza sulla politica era sostenuta da una corrente ideologica che ha fatto la storia del Novecento.
Il nazismo.

Un commento su “LA PAROLA “SCIENZIATO” NON VUOL DIRE NULLA (di Franco Marino)

  1. In nazionalsocialismo non c’entra assolutamente nulla, l’articolo era buono, ma finisce con la solita e demenziale “reductio ad nazium”. Il primato della scienza sulla politica è sempre stato sostenuto da tutte le ideologie politiche, nessuna esclusa, compreso le fantomatiche “democrazie”.

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