LA TRADUZIONE – LA FINE DELL’AMERICA È VICINA (di Paul Craig Roberts – trad. di Costantino Ceoldo)
Per anni ho catalogato il declino dell’America come collasso, non solo collasso economico dovuto alla concentrazione economica e allo spostamento all’estero di posti di lavoro e investimenti, ma anche come crollo del sistema di credenze che aveva creato una certa unità in una popolazione diversificata. Oggi non solo è finita l’economia, ma lo è anche il sistema di credenze che ha sostenuto la stabilità sociale e politica.
L’America non esiste più. Esiste un’entità geografica di diversi popoli e interessi, ma non un Paese, tanto meno una Nazione. Gli stessi Stati Uniti sono degenerati in un impero. Non è più semplicemente un Paese con un impero. I 50 stati sono essi stessi l’impero dell’establishment e possono essere tenuti insieme solo con la forza.
Negli anni passati della mia vita, la libertà di parola è stata usata dai liberali per legalizzare la pornografia, il matrimonio omosessuale e l’aborto, a cui la maggioranza della popolazione si opponeva. Ciò non ha impedito ai liberali di imporre al popolo i loro programmi.
Oggi la libertà di parola è inammissibile, perché può essere usata per protestare contro quella che metà della popolazione crede sinceramente sia stata un’elezione presidenziale rubata. Anche gli avvocati e gli studi legali, che hanno presentato casi legittimi di frode elettorale per i loro clienti, sono stati puniti per aver svolto il loro normale lavoro da avvocati. Lo stesso sta accadendo ai professori universitari e all’americano medio che hanno esercitato il loro diritto di libertà di espressione e associazione, tutelato dalla costituzione, e partecipato alla manifestazione di Trump.
Per esempio:
Nell’America di oggi, la libertà di parola può essere esercitata solo in canali ristretti e controllati. Può essere usata per demonizzare il presidente Trump e i suoi sostenitori come “nemici della democrazia”. Può essere usata per demonizzare i bianchi come “razzisti sistemici” e “suprematisti bianchi” e per demonizzare i maschi bianchi eterosessuali come “misogini”. Un altro uso ne è il demonizzare i Paesi – Russia, Cina e Iran – che ostacolano l’egemonia di Washington. Non ci sono oggi altri usi consentiti per la libertà di parola negli Stati Uniti, un nome inappropriato del Paese dal momento che esso è stato completamente disunito dalle politiche identitarie e le elezioni presidenziali sono state rubate come ampiamente percepito dagli elettori.
Ho fornito ai miei lettori un elenco massiccio, ma solo parziale, delle prove del furto elettorale.
Date un’occhiata:
Ma basta una semplice domanda: se l’elezione non è stata rubata, perché è inammissibile sollevare la questione? Le spiegazioni che non si possono indagare e discutere sono difficilmente vere. Il motivo per cui sono vietate è perché non possono resistere ad un’analisi. Non è necessario tornare indietro nel tempo per ottenere una lunga lista: gli assassinii di JFK, RFK e MLK, la strage di Waco, l’attentato di Oklahoma City, il 9/11, le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, le armi nucleari iraniane, l’uso di armi chimiche da parte di Assad, l’invasione russa dell’Ucraina, il Russiagate, la frode elettorale del 2020, l’insurrezione del 6 gennaio attribuita a Trump. E, sì, ne ho tralasciati alcuni, ma il punto resta anche senza di loro.
Un Paese in cui le spiegazioni sono controllate è un Paese in cui le persone vivono nella menzogna. In America e nella civiltà occidentale in generale, il concetto di verità oggettiva è stato sostanzialmente distrutto, specialmente nelle istituzioni educative e di comunicazione. In tutto il mondo occidentale, la base della verità è stata spostata dall’evidenza all’emozione. L’emozione è diventata la prova importante.
La verità oggettiva viene liquidata come un costrutto al servizio dei maschi bianchi:
Nell’America di oggi tutto è allineato contro la popolazione eterosessuale bianca. La sinistra democratica, le università e i media sono allineati con la razza e le vittime di genere del presunto razzismo bianco e della transfobia. Kristen Clarke è stata nominata al Dipartimento di Giustizia (sic) per garantire che le politiche per l’occupazione e la promozione siano allineate con le vittime di razza e genere:
https://www.rt.com/usa/512341-civil-rights-pick-racism/
La politica sull’immigrazione è allineata contro i bianchi americani. Impotenti come maggioranza, essi non hanno futuro come minoranza:
Ma anche:
https://www.rt.com/usa/512765-migrant-caravan-biden-policy/
Anche se gli americani bianchi potessero destarsi dal proprio torpore e rendersi conto che il loro Paese gli viene portato via, non sono in grado di fare nulla al riguardo. Con il nuovo disegno di legge sul terrorismo interno in arrivo, anche una protesta contro l’espropriazione è criminalizzata come sedizione.
Ci sono molti aspetti interessanti della situazione che potremmo esplorare. Ma prendiamone solo uno. Il regime di Biden sembra riempirsi di sionisti neocon che sono agenti dell’egemonia di Washington e di Israele.
Il perseguimento di questa egemonia implica un conflitto con Russia, Cina e Iran. Washington entrerà in questi conflitti con un’economia al collasso e una popolazione nettamente divisa.
La vera spina dorsale delle forze armate americane – i deplorevoli di Trump – combatterà per un establishment che li odia a morte? Un’economia annegata nel debito e distrutta dall’offshoring aziendale degli investimenti e dei lavori della classe media americana e ora dai blocchi che stanno distruggendo i pezzi rimanenti della classe media – le piccole imprese – sarà in grado di sostenere un conflitto con nazioni più unite e libere sia da un debito estero che da un debito interno ingestibile? Se è così, sarà la prima volta nella Storia.
Per quanto tempo i deplorevoli di Trump rimarranno docili quando si renderanno conto che stanno per essere sterminati venendo tagliati fuori dalla parità di diritti, dalla protezione costituzionale, dall’occupazione e dalla scalata al successo?
Per quanto riguarda l’establishment stesso, quando saranno scosse la sua arroganza e la sua fiducia proprio dalla consapevolezza che non può controllare gli ideologi anti-bianchi e anti-americani che ha creato e che sta per affrontare la situazione affrontata da Kerensky, le camicie brune e il Partito Comunista Cinese quando Mao ha scatenato la rivoluzione culturale? L’establishment stesso sarà distrutto dall’odio che ha potenziato e lasciato uscire dalla bottiglia.
A chi si rivolgerà l’establishment quando scoppierà la rivoluzione? Quale risposta avrà quando gli verrà posta la domanda posta dai bolscevichi a Kerensky: “Chi ti ha scelto?”
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Articolo originale di Paul Craig Roberts:
Traduzione di Costantino Ceoldo