L’EDITORIALE – PER QUANTO ANCORA FAREMO FINTA CHE SIANO DEMOCRATICI? (di Matteo Fais)

Censura, censura ovunque. Da Trump al quotidiano “Libero”, nessuno scampa alla mannaia del nuovo Potere. No, non si limitano a non leggerti o a criticarti. Vogliono proprio bannarti, chiuderti in gabbia, farti tacere – e, ne sono convinto, quando si presenterà l’occasione, useranno anche le armi contro di noi.

Qui, purtroppo, continuiamo a raccontarci balle e a fare finta che, con chi ci vorrebbe coinvolgere in una rissa da strada, si possano continuare a rispettare le regole del combattimento leale. Il che è semplicemente stupido: con un bullo che cerca di umiliarlo, la povera vittima non ha che una via da seguire, ovvero essere più violenta di lui. 

Mi spiace tanto, io sarei per la democrazia e il famoso motto del “vinca il migliore”, ma bisognerebbe giocare a questo gioco con altri democratici e loro palesemente non lo sono. Chi non se n’è ancora reso conto, dopo il ban di Trump e di tutti gli altri, o è scemo o è in malafede. Basta andare sulla pagina di un qualunque giornale, per capire con chi abbiamo a che fare. Leggete i commenti esultanti della marmaglia sinistra. Questi esaltati non contemplano alcuna alternativa al loro pensiero. Ripeto: non è che non condividano, proprio vogliono zittirci per il resto dei nostri giorni.

Pensate davvero, dunque, che il moderatismo sia la via da seguire? Questi ci chiudono nel ghetto e noi che facciamo, aspettiamo di salire ordinati sui carri piombati diretti in Siberia? La Sinistra è piena di facinorosi che alleva e culla in seno, mentre noi siamo qui a fare i bravi, a dire preoccupati “Per favore, non alziamo i toni”. Ma l’avete capito che ci vogliono fare il culo, sì o no?

Questi verranno a prenderci, come già in parte abbiamo visto con i Black Lives Matter in America. Preleveranno le vostre donne e i vostri bambini. Oramai, non hanno limiti. Le purghe social-staliniane sono solo il principio. Ci cancelleranno. Loro ci odiano. Non sono avversari dialettici, sono nemici. Per di più, sono tutti convinti di essere nel giusto. Dal loro punto di vista, siamo come gli ebrei per i nazisti.

Perché non vi svegliate? Perché non volete vedere a cosa ci stanno portando? Ci toglieranno la libertà di parola e ci annichiliranno. Cazzo, andiamoci a riprendere la libertà. Non siamo noi a dover aver paura.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Da ottobre, è nelle librerie il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.