Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

LA VIOLENZA DEI TRUMPIANI È COLPA DEI BLACK LIVES MATTER (di Lo Scettico Democratico)

Meno di 48 ore dopo l’assalto dei manifestanti al Campidoglio americano, sappiamo tutto sulla vita di quei matti impellicciati che hanno compiuto la carnevalata più controversa di cui si abbia memoria. I media si sono infatti mobilitati in massa per identificare i colpevoli del gesto, per esporli al pubblico ludibrio globale, per massacrarli da un punto di vista legale, e la minaccia di reclusioni di massa per i violatori si fa sempre più concreta.

Sebbene sia comprensibile un’azione legale nei confronti di chi viola un edificio istituzionale, il messaggio che passa è quello di silenziare, umiliare ed annientare chi ha osato supportare Trump in quest’ultimo periodo. L’America ci ha infatti abituati, nel 2020, ad azioni di violenza estrema che sono andate avanti per settimane, impunite se non addirittura glorificate dai media, gli stessi che oggi si scandalizzano per la violenza pubblica. 

L’élite mediatica statunitense ha trasmesso il messaggio che uscire in strada a distruggere qualsiasi cosa capiti a tiro è non solo accettabile, ma addirittura utile per ottenere ciò che si vuole [1]. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: “se è così che le cose si regolano in questo Paese, allora facciamo da noi”.

Le proteste dei Black Lives Matter, nelle sole due settimane successive alla morte di George Floyd, hanno generato più di un miliardo di dollari di danni [2], contando soltanto quelli dichiarati dalle compagnie assicurative. Gli altri danni non coperti da assicurazione non sono quantificabili. La violenza dei manifestanti, peraltro, ha travolto soggetti che principalmente non c’entravano nulla con le cause della lotta sociale, spesso proprietari di piccole attività che già uscivano provate dal lockdown non era ancora terminato.

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Oggi non sappiamo nulla su chi ha commesso quelle violenze: a nessuno interessa sapere chi ha dato fuoco alla stazione di polizia di Portland [3], chi alla concessionaria di auto a Kenosha [4]. L’anziano proprietario di bottega attaccato alle spalle [5], a cui è stata spaccata la mandibola e devastato il negozio, come sta? Non gliene frega un cazzo a nessuno.

A distorcere ancora di più il dibattito intervengono invettive come quella di Roberto Saviano [6], convinto che questo evento dimostri il razzismo sistemico della polizia americana, che ha trattato con guanti di velluto i manifestanti bianchi, mentre quelli neri li avrebbe fatti neri. La follia di questo concetto è che ogni elemento della narrazione costruita dai media sulle proteste di BLM e Trump è intriso di bias razziale.

Ammettiamo pure che la polizia avrebbe reagito con fuoco pesante a una folla di neri che assalta il Campidoglio. Nessun titolo di giornale avrebbe riportato le espressioni “terroristi”, “nemici della democrazia”, “criminali”. Come facciamo a saperlo? Quando le stazioni di polizia bruciavano e i negozianti erano barricati di notte nei loro esercizi a protezione delle merci, i media decantavano la bellezza delle “peaceful protests” e analizzavano a fondo la purezza del messaggio di liberazione dei coraggiosi manifestanti, distraendo dalla distruzione che stava prendendo atto. I sindaci, incapaci di gestire l’ordine pubblico, hanno respinto l’aiuto delle forze federali, portando così a maggiore distruzione per le comunità residenti. [7]

Se assaltare il Campidoglio è un atto di terrorismo, lo è anche mettere a fuoco una stazione di polizia o devastare intere strade in pieno giorno. Il valore simbolico può essere anche diverso, ma non è necessariamente meno grave. Specialmente se siete proprietari di una piccola attività che viene distrutta per motivi inspiegabili, da vostri concittadini che vengono lodati dalle istituzioni. Il messaggio che vi arriva è che voi siete meno importanti di loro. Le vostre difficoltà non sono degne di nota, la vostra storia non ha importanza. Questo anche è un simbolo di democrazia che è andato infranto negli ultimi dodici mesi.

I protagonisti degli eventi del 7 Gennaio pagheranno duramente per ciò che hanno fatto. Questo è giusto in uno Stato di diritto. Ciò che non è giusto è il processo di corruzione del giudizio morale che trova vittime e colpevoli filtrandoli attraverso la lente del marxismo culturale. Le città americane hanno bruciato per mesi e, davanti a quella fumante evidenza di colpa, l’America ha perso il senno fino ad assaltare il Campidoglio. 

Lo Scettico Democratico 

  1. https://www.injusticewatch.org/news/2020/lightfoot-budget-80-million-defunding-police/#:~:text=Lightfoot’s%20proposed%20cuts%20to%20the,vacancies%20across%20all%20city%20departments.
  1. https://www.axios.com/riots-cost-property-damage-276c9bcc-a455-4067-b06a-66f9db4cea9c.html
  1. https://nypost.com/2020/08/24/blm-protesters-set-portland-police-station-on-fire/
  1. https://www.reuters.com/article/uk-factcheck-kenosha-car-dealer-did-not-idUSKBN2692XC
  1. https://nypost.com/2020/08/26/elderly-man-defending-store-during-kenosha-riots-has-jaw-broken/
  2. https://twitter.com/robertosaviano/status/1346954530622201856
  1. https://www.opb.org/article/2020/09/02/ted-wheeler-donald-trump-protest/

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