LA FARSA AMERICANA. COME GLI USA SONO SPROFONDATI NEL RIDICOLO (di Franco Marino)
Chiunque stia seguendo le elezioni negli USA e abbia a cuore la verità, non può non provare un senso di smarrimento. Tra notizie false, lazzi, schiamazzi, deepfake, annunci trionfalistici dell’una smentiti dall’altra parte, messaggi minatori dei social agli utenti, si ha la sensazione di un autentico guazzabuglio dal quale non si riesce a tirare fuori poco o nulla. E tutto questo è sufficiente a realizzare che in atto negli USA vi siano venti di guerra civile. Difatti come si sa, in una guerra, la prima vittima è sempre la verità. E stanno mentendo tutti. Mentono quelli di Qanon che riferiscono di imminenti svolte in atto e mentono i media ufficiali che parlano di Biden come presidente eletto (falso) e di un Trump che si è arreso quando, appoggiato in questo persino da repubblicani che non starebbero proprio dalla sua parte, ha impugnato l’esito delle elezioni. In atto vi è una guerra e, come in ogni guerra, è inutile inseguire questa o quella fonte, nella speranza che sia vera perchè i media si sono trasformati in armi. E non ha molto senso chiedere al fucile se il fuciliere dica la verità o meno.
Ma è falso che non stia accadendo qualcosa di molto grave negli USA. Solo che ci appare vero perchè viviamo in un autentico Truman Show nel quale chiunque farebbe fatica a reperire notizie attendibili. Paradossalmente, gli unici di cui ci si può fidare sono gli account ufficiali dell’orbita repubblicana perchè anche quando dovessero dire balle, produrrebbero comunque delle notizie.
Non so se definirmi preoccupato, sconcertato, allarmato, speranzoso – perchè comunque la storia, in barba alle illusioni di Fukuyama, ha ripreso a muoversi – o cosa.
So soltanto che dei media non ci si può più fidare.
E quando le cose stanno così, questo è sufficiente per giungere alla conclusione che questo sistema vada rovesciato quanto prima.
Una volta Agnelli disse che il PCI andava guardato sia con la prospettiva della speranza che con quella della paura.
Molto più modestamente, cinquant’anni dopo dico che il discorso si potrebbe tranquillamente applicare all’America.
Aggiungendoci, tra le prospettive, il ridicolo.
FRANCO MARINO
Penso che queste elezioni abbiano segnato la morte definitiva dell’informazione. È angosciante nel 2020( era di internet,
Facebook, Twitter, Google etc etc)realizzare di non essere in grado di venire a conoscenza della verità dei fatti.
In realtà si può tentare di scovarla la verità ma il problema è che bisognerebbe tralasciare qualsiasi altra attività quotidiana per dedicarsi solo a quello!
Forse perchè,mai come in questo caso,la verità fa male (a loro).Lo spero davvero.