GRAZIE DI TUTTO, CARO DONALD (di Franco Marino)
Ad una guerra civile si arriva quando due o più fazioni non sono d’accordo su chi deve governare il Paese. E non possono risolvere la diatriba con delle regolari elezioni perché essi non sono nemmeno d’accordo su come si debba decidere chi deve comandare.
E questo è l’argomento centrale. Chi decide chi comanda? Quando due si odiano ma accettano i risultati delle elezioni, avete un paese democratico. Quando smettono di accettare i risultati delle elezioni, avete un conteggio alla rovescia per la guerra civile.
Le parole di Trump hanno per scopo quello di togliere la presidenza a Biden che sembra ormai sempre più vicina e questo è ovvio. Al tempo stesso, la palesità dei brogli elettorali è evidente. Al voto vediamo morti, bicentenari, in uno spettacolo che farebbe impallidire gli sceneggiatori dei film di fantascienza. E non è neanche la prima volta.
Questo non è dissenso. Non è disaccordo. Si può pensare ciò che si vuole di Trump. Che sia volgare, aggressivo, scorretto. Si può anche odiare il partito avverso. Diversamente dai capponi Dem e dei loro coloni sparsi per il mondo, l’odio non è un sentimento negativo. Un tempo, quando conveniva alla sinistra legittimare l’odio, veniva sventolato Quintiliano secondo il quale “odiare i malfattori è cosa nobile”.
E’ possibile anche pensare che Trump o Salvini o Berlusconi o Craxi siano la cosa peggiore capitata ad un paese. Ma poi, in una democrazia, si lavora duro per vincere le prossime elezioni, magari convincendo l’elettore della bontà delle proprie idee. E’ dando bellezza alla propria bottega che si può sperare di avere i clienti dell’altra bottega. Quando invece si passa il tempo a bruciare le botteghe altrui, salmodiando la propria superiorità antropologica, pretendendo anche che venga legittimata attraverso l’abuso dei poteri di uno stato, questa è palesemente una dittatura.
Le sinistre hanno, in tutto il mondo, la pretesa di essere gli unici ad essere legittimati ad usare il potere. Esiste l’eccezionalismo americano oggi, ci fu quello tedesco ieri e la convinzione sovietica di essere l’impero che avrebbe salvato il mondo dai cattivi americani. Con i Dem assistiamo invece all’eccezionalismo antropologico. Non a caso, si chiamano Democratici proprio perchè credono di essere loro i depositari di ciò che è democratico e ciò che non lo è.
Ogni volta che a destra esercitano il potere, esso è intrinsecamente illegittimo.
I democratici negli USA le elezioni le hanno perse, non raccontiamoci balle.
E così che cosa fanno? Imbrogliano. Quando la forbice è troppo stretta provano a fare imbrogli. Quando è troppo larga, ecco l’uso delle procure, le manipolazioni dei media.
I sistemi di governo in tutto il mondo civile si fondano sulle costituzioni. Ma non è il sistema che governa poi i paesi. Il sistema dei Dem è che ogni potere gode di un potere illimitato, un potere assoluto.
Se i democratici sono al potere, il Presidente può fare qualunque cosa. E intendo proprio qualunque cosa. Sospendere il Parlamento, decretare anche quando non vi è un’emergenza effettiva, mandando un intero paese agli arresti domiciliari. Il suo potere è illimitato. È un dittatore.
Ma quando ad entrare nel potere sono le destre, improvvisamente il Presidente non può più far nulla. Non gli è nemmeno permesso di licenziare un usciere di Palazzo Chigi, cosa che Berlusconi nel 1994 tentò di fare non appena si rese conto che costui era un lavativo.
Ecco come viene giocato il gioco. Ecco come i Dem governano i paesi nel mondo.
Donald Trump non ha fatto altro che far emergere tutte sì che il Governo Ombra sia uscito dal suo nascondiglio, manifestando la propria natura lobbistica di corporazione medievale. Non si può governare un paese se non si è membri della corporazione, se non si è un club. E Trump non è nel club. Ha portato con sé un branco di individui che non sono nel club.
E quando quelli che non sono nel club salgono al potere, gli appartenenti al club cercano di usare ogni mezzo non democratico per prevalere. Li spiano, li investigano e li mandano in galera. Usano gli strumenti del potere per annientarli.
Quando tutto ciò accade, non siamo più in democrazia. Non è una democrazia quella dove si scaricano macchine del fango su chi non fa parte del Club mentre si urla ad ogni minimo schizzo di fanghiglia arrivato su chi è nel Club. Non è una democrazia quella dove si urla alla disobbedienza civile per poi, in nome della legge, minacciare le armi contro chi non vuole mettere un’inutile e pericolosa mascherina. Non è una democrazia quella dove lo stato sequestra i tre quarti del reddito di un cittadino per finanziare gli interessi delle elite culturali.
Non sappiamo quale sarà il futuro politico di Trump ma sappiamo già quale effettivamente sia stato il suo reale merito di questi quattro anni di governo: aver fatto uscire fuori tutta la merda autoritaria che i Dem hanno versato sul mondo. Dando invece l’idea di essere gli apologeti della libertà e realizzando, in nome di questi principi, la più autocratica, violenta e repressiva delle dittature.
Comunque finiscano queste elezioni, grazie caro Donald.
Dopo di te, nel mondo degli uomini liberi, non sarà più la stessa cosa.
FRANCO MARINO
Chapeau, condivido anche le virgole, quello che potrà succedere anche da noi che siamo delle povere vittime da sacrificare sull’altare di questi illuminati mi fa solo sperare di non vivere tanto a lungo da assistere a questo scempio.
Per gli uomini che bombardano nazioni senza prove,modificare il risultato delle elezioni presidenziali è un gioco da bambini,analisi perfetta,purtroppo adesso saremo messi anche in Italia a 90° accettando le direttive di Bill autore dei brogli americani
confido nel fatto che Trump è un bravo giocatore di scacchi e che la partita non è ancora finita…
Comunque non è giusto che con la aggressività e i brogli di può superare la volontà degli elettori
Analisi perfetta che condivido al 100%.
Non credo succederà nulla di particolare,se non un progressivo appiattimento della cultura/usi/tradizioni in europa, come già accaduto negli USA.
Ogni grande impero inizia a vacillare quando il popolo sta bene e inizia ad importare “barbari” [si veda l’ impero romano] per i lavori più duri.
Da là, il declino. Il Vizio. La Debolezza. i Dem americani, Biden, sono il cavallo di troia per far tramontare questo impero nel giro di qualche secolo.
Non stupiamoci, è il ciclo di vita…… ed i cittadini americani saranno paradossalmente i primi a subirne le conseguenze (tra qualche secolo appunto), dato che oggi sono abituati a star bene. Noi, che siamo morti di fame, più sotto di così non credo..o comunque non cadremo dall’ alto!