Il Detonatore

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L’EDITORIALE – LA MINACCIA MORTALE PER L’OCCIDENTE – (di Davide Cavaliere)

Erdogan ha lanciato una fatwa contro Macron, colpevole di osteggiare il separatismo islamico in terra francese, di opporsi alle sue mire espansionistiche nel Mediterraneo e di permettere la diffusione delle caricature del profeta.

Tre morti e un ferito grave nell’attacco avvenuto nella chiesa di Notre Dame a Nizza, un tentativo di accoltellamento ad Avignone, un assalto al consolato francese a Gedda e un attentato sventato a Sartouville, nell’area metropolitana di Parigi.

Il terrorista islamico di Nizza ha venticinque anni, è di origine maghrebina e manifesta il fallimento dell’integrazione islamica in Europa. Durante la carneficina urlava “Allah Akbar”, l’urlo omicida degli islamisti.

Il sindaco della città della Costa Azzurra, il repubblicano Christian Estrosi,  ha dichiarato che “Non ci sono dubbi sul fatto che fosse un militanto islamo-fascista”. Monsieur Estrosi dimostra di non aver capito nulla. Il fascismo non c’entra assolutamente niente, piuttosto c’entrano il Corano e Maometto, che non era fascista né un seguace di Charles Maurras. Le sure non sono state scritte da Giovanni Gentile.

Fino a quando non si vorrà capire che le carneficine sono islamiche, e che trovano la loro legittimazione nel Corano, si continuerà a fraintendere la natura dell’Islam e del terrorismo.

Bisogna, inoltre, prendere atto del fallimento della società multiculturale. Educazione, sussidi, aiuti di stato non sono riusciti a integrare i musulmani che abitano il suolo francese. Le comunità islamiche che intossicano la Francia sono revansciste, trattano la nazione che li ha accolti come una donna debole da penetrare, conquistare e sottomettere. Vogliono trasformarla in una propaggine del mondo coranico, cancellarle i connotati. Le banlieue sono perennemente in rivolta non per ragioni sociali, ma a causa di rivendicazioni tribali e religiose. I disordini nelle periferie francesi hanno come colonna sonora “Allah Akbar” e “La Francia è nostra”, ma nostra di chi? Dei musulmani, ovviamente.

Erdogan, colluso con i Fratelli Musulmani, getta benzina sul fuoco francese, esattamente come fece in Germania durante la campagna referendaria che lanciò sulla sua persona cinque anni fa, nel tentativo di scatenare il caos etnico-religioso e dimostrare la fragilità dell’Europa. Se non reagiremo con durezza, il messaggio inviato al mondo musulmano sarà chiaro e inequivocabile: ci siamo arresi.

Davide Cavaliere 

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