LA DISTOPIA CHE VIENE – (di Davide Cavaliere)
Che si tratti del “riscaldamento globale” o del Coronavirus, la sinistra mette alla berlina chiunque osi mettere in discussione la sua narrazione, accusandolo di “non credere alla scienza”. Sorvolando sul ridicolo uso del verbo “credere” applicato alla scienza, nella quale non si dovrebbe avere fede, chiunque abbia un briciolo di buon senso dovrebbe temere questa saldatura fra scienza e politiche di sinistra.
Il progressismo, esattamente come il marxismo da cui discende, sono un sottoprodotto dello scientismo. Entrambi si fondano sulla convinzione che sia possibile una comprensione “scientifica” della realtà sociale. Il logico corollario di questa idea è una visione tecnocratica della politica. I progressisti ritengono che una élite di scienziati sociali, tecnici, medici, armati di sapere scientifico, debba guidare la società verso una sua configurazione perfettamente razionale.
La crisi del Covid sta accelerando questo passaggio di consegne, dalla politica a oscuri “comitati tecnico-scientifici”, non eletti, che fondano la loro autorità sulle competenze, dunque antidemocratici. Ma non finisce qua, la crisi sanitaria è il pretesto per fondare la nuova società, si tratta di quello che al Forum economico mondiale hanno definito “Il grande ripristino” dell’ordine economico e sociale.
Le tecnocrazie mondiali, in alleanza con i colossi dell’economia digitale, hanno deciso di farla finita con il sistema capitalista di libero mercato post-seconda guerra mondiale, per sostituirlo con uno stato di sorveglianza tecnocratica globale, che includerà una nuova valuta digitale e un sistema di identificazione digitale simile a quello del regime cinese.
La normativa antiCovid serve a radere al suolo qualunque opportunità di relazione “corporea”, favorendo l’isolamento casalingo e la dipendenza dai servizi digitali: Amazon, Netflix, Instagram, Google. Sarà una società totalitariamente digitalizzata, priva di qualunque modalità di socializzazione “tradizionale”, ovvero scuola, catechismo, chiesa, lavoro, bar, dove il dating virtuale sostituirà perfino il sesso e le relazioni amorose. L’informazione libera scomparirà del mondo, le norme di contrasto all’odio e alle “fake news” renderanno impossibile proporre visioni alternative. L’umanità occidentale sarà ridotta a una mandria di bovini sussidiati, soli e ingrassati dalle grandi aziende tecnologiche.
Davide Cavaliere