CASALEGGIO CONTRO IL MOVIMENTO 5 STELLE. CHI VINCE? (di Franco Marino)
La notizia della guerra interna tra il Movimento 5 Stelle e la Casaleggio Associati si presta a moltissime interpretazioni.
Dapprima però spieghiamo la trama. Davide Casaleggio ha rilasciato un’intervista nella quale spiega che se il Movimento diventerà un partito, lui non lo appoggerà. Poco dopo il Blog delle Stelle – indipendente dalla Casaleggio Associati e forse nato proprio in funzione anticasaleggiana – scrive un post sui social dai toni molto duri nel quale prende sostanzialmente le distanze dal figlio del defunto titolare della Casaleggio Associati, dicendo in pratica che non conta niente nel movimento e non ha alcun ruolo.
Fin qui la trama. Che peraltro non ha contenuti particolarmente scabrosi. Che il Movimento 5 Stelle abbia cambiato faccia e perso la sua anima originale è un fatto, suffragato dalle numerose sconfitte elettorali. All’interno della creatura di Grillo e del fu Gianroberto Casaleggio, si è sviluppata una frattura, presumiamo originata dai cattivi risultati dell’ultima tornata elettorale. E fin qui nulla di strano. Quando una squadra inanella tante sconfitte consecutive, l’allenatore è in discussione, i giocatori si addossano l’un l’altro la colpa e la tifoseria invita il presidente a passare la mano.
Cosa riserverà il futuro? Che sia un gigantesco gioco delle parti giusto per far vedere che da quelle parti si discute? Che invece la scissione sia davvero un pericolo concreto?
In questa fase è davvero difficile trarre conclusioni anche se i dissidi interni non sono affatto strani, dato che dopo il boom del 2018, il Movimento ha perso tutte le elezioni che poteva perdere.
La questione è semplice. La Casaleggio Associati è il motore del Movimento 5 Stelle e il Movimento è la macchina. Questo può dare ad intendere che entrambi dipendano l’uno dall’altro ma ciò è vero solo se si aggiunge che una macchina dipende dal motore, non da uno specifico motore. E che, viceversa, un motore può montare su una macchina ma anche su un’altra. Ne sanno qualcosa i tifosi di Formula 1. La McLaren, prima di decidere di produrselo in proprio, ha spesso cambiato motori, ottenendo a volte risultati buoni, altre volte meno buoni. Perchè quello che conta non è lo specifico motore ma la macchina nel suo insieme. In parole povere, il Movimento 5 Stelle può fare a meno della Casaleggio Associati e quest’ultima, laddove Davide Casaleggio ne trovasse la convenienza, potrebbe tranquillamente trovarsi un partito e finanziare quello. Chi vincerebbe a quel punto?
La risposta è molto semplice: nessuno, uno dei due o tutti e due. Che potrebbe essere vista come una non risposta. E allora occorre una spiegazione.
La Casaleggio Associati è una web agency che si occupa di comunicazione. Ma nessuna azienda di comunicazione funziona senza aver qualcosa da comunicare. Il fu Gianroberto Casaleggio aveva il motore ma senza i contenuti e l’affabulazione di Grillo, che tra l’altro aveva già una dote di milioni di fan acquisiti durante la sua carriera di comico, sarebbe rimasto un pubblicitario come tanti. Ma dal momento che anche il più scafato dei politici ha bisogno di un’azienda che gli gestisca la comunicazione – Salvini ha Morisi per capirci – la Casaleggio Associati prima del popolarissimo comico genovese provò ad agganciare anche Di Pietro il quale però, assai poco desideroso di dividere il suo potere con qualcuno, lo mandò al diavolo. Condannandosi all’irrilevanza politica. E facendo le fortune dei grillini.
Il successo del Movimento 5 Stelle dipenderà dal prodotto che offrirà. Dall’interesse che i media mainstream avranno a pubblicizzarlo, sia nel parlare del futuro leader come se fosse il Messia in terra e dei suoi programmi come fossero il sol dell’avvenire, sia dell’Anticristo da demonizzare e le sue idee definite deliri. Dalle condizioni del campo di giuoco, che potrebbero mandare in soffitta un certo modo di fare politica e comunicazione e aprirne un altro.
Analogamente, il futuro come leader della comunicazione politica di Casaleggio dipenderà da quali agganci e sponsorizzazioni godrà il partito che lui deciderà di appoggiare. Se questi agganci sponsorizzeranno il Movimento “decasaleggizzato”, o la Casaleggio Associati si troverà un altro partito da appoggiare, a cui dettare la linea, oppure tornerà ad occuparsi di guerrilla advertising come faceva prima, rientrando in un sostanziale anonimato.
Quello tra il Movimento 5 Stelle e Casaleggio è stato un matrimonio di affari. Andati in crisi gli affari, è in crisi anche il matrimonio. Ed è solo in questi termini che si può provare ad immaginare un futuro. Sempre che in atto non vi sia un gigantesco gioco delle parti e che tra qualche settimana le parti in causa non si accordino.
Suffragando l’inutilità di questo articolo.
FRANCO MARINO
Penso che abbiano messo in naftalina DiBattista apposta per sfoderarlo, al bisogno, come il rinnovatore. Tutto dipenderà da chi se lo accaparrerà dei due…