Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

L’EDITORIALE – LIMITANO LE NASCITE DELLE COPPIE ETEROSESSUALI, MA VOGLIONO L’UTERO IN AFFITTO E LE ADOZIONI “STRANE” – NUOVI ORRORI DALL’AMERICA (di Matteo Fais)

Era chiaro che sarebbe successo. Siamo in America, Canada, precisamente a Vancouver – ciò non stupisca, tutto ciò che siamo stati e che saremo, dal Secondo Conflitto Mondiale, è quel che dall’altra parte dell’oceano è già norma vigente da diversi anni. Per strada cominciano a comparire, da un po’ di giorni, inquietanti pubblicità che invitano, se si è sposati, ad avere massimo un figlio, o a essere childfree, ovvero senza figli. La campagna è lanciata dall’associazione no profit One planet, one child, “Un pianeta, un figlio” (https://oneplanetonechild.org/) .

Non che voci simili non si siano mai sentite, ma potete star certi che questo è il loro grande lancio. Preceduti da Greta Thunberg e dai suoi gretinissimi seguaci che hanno fatto proseliti in tutto il mondo parlando del pericolo climatico, dei danni per l’ambiente e altre stronzate simili, questi di One planet, one child rappresentano il passo successivo. Ti devi sentire in colpa perché esisti ed esistendo inquini, generando entropia – caos, fondamentalmente. Da oggi, poi, devi pure tenere a bada pistolino e utero, perché “Ehi, fratello, se ti riproduci, aggiungi popolazione al pianeta e condanni qualcuno alla fame, alla povertà, alla miseria e all’estinzione”.

Cazzate, cazzate e poi ancora cazzate! Avete notato che questi presunti attivisti dei miei coglioni non vanno mai nelle ville di Beverly Hills, o nelle altre zone residenziali, a dire alle classi più agiate che loro occupano più spazio e consumano più risorse della media dei cittadini mondiali? Ancora, vi siete chiesti perché questi non si mobilitino mai per fare una cosa molto semplice, ovvero domandare alle multinazionali della tecnologia di evitare la produzione continua di nuovi modelli di smartphone, tablet, ecc. che fondamentalmente non aggiungono quasi niente a quelli immediatamente precedenti, ma stimolano un consumo acefalo e inevitabilmente votato all’esaurimento delle risorse? Per farla breve, il problema non è la sovrappopolazione, ma il consumismo.

Ma non è neanche questo il punto che ci interessa. È per ben altro che bisogna preoccuparsi. In un mondo che tende sempre di più all’artificio riproduttivo, dall’inseminazione in provetta all’utero in affitto, per poi giungere ad aberrazioni tipo le adozioni a coppie omosessuali, l’unica a essere presa di mira è la più naturale delle strutture fondamentali della società, la famiglia tradizionale ed eterosessuale. In un dannato MONDO NORMALE, un ragazzo e una ragazza si conoscono, si innamorano, si sposano, fanno l’amore e – Cristo Santo! – nascono dei pargoletti. È così dalla notte dei tempi. QUESTA È LA NORMA. Da che mondo è mondo, due donne o due uomini non fanno figli, e uno non eiacula in un contenitore di plastica per mettere incinta una femmina che sta nel fottuto Guatemala, vedendosi poi recapitare il figlio a New York a mezzo del corriere di Amazon.

La verità è una e una sola: la classe dominante liberal-progressista sta cercando di imporre la sua sovrastruttura antropologica, distruggendo la comunità, la famiglia, ogni legame stabile. Ma quale ecologismo! Sono loro a voler sovvertire la Natura, il Pianeta, la Terra, senza alcuna remora. Gli stessi che hanno cementificato, distrutto ogni spazio non contaminato, eretto cattedrali nel deserto, favorito pratiche abominevoli e assolutamente contronatura, oggi vi vorrebbero senza figli in nome di un futuro sostenibile. Se non siete dei cretini completi, mandateli a fare in culo.

Matteo Fais

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. A ottobre, sarà nelle librerie il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Ha un canale Telegram a cui potersi iscrivere (https://t.me/matteofais)

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