PERCHE’ I MEDIA CI VOGLIONO IMPAURITI? (di Franco Marino)

In uno dei miei articoli precedenti ho parlato dei media come pusher di adrenalina ma mi sono limitato a descriverne il funzionamento come droga, tralasciando invece il perchè del suo successo. Così come Muccioli, fondatore di San Patrignano capì – e pagò per questo la durissima lotta delle lobby di quella grande mafia che è il comunitarismo antidroga – che per affrontare il fenomeno della droga non basta riempire di metadone un tossico, bisogna anche affrontare cosa lo spinge a drogarsi di nuovo una volta che tecnicamente è disintossicato, analogamente non basta descrivere i popoli occidentali come intossicati di adrenalina, bisogna anche capire perchè si drogano e chi ha spiegato loro che drogarsi è bello e che dunque ciò che i media stanno facendo, mascherandolo di tutte le nobili intenzioni, è altamente criminoso.

Il punto è semplice. La civiltà occidentale non è sostenibile. Non lo è ecologicamente (ma non perchè lo dice Greta) non lo è economicamente e non lo è tecnologicamente.
Il sistema si fonda su una massa finanziaria di carta che, rilasciata da chi riuscisse a divenirne il possessore, ridurrebbe l’Occidente in un cumulo di macerie pari a quello generato dal meteorite che provocò 65 milioni di anni fa l’estinzione dei dinosauri.
Quando scrivo questo, molti obiettano che “non ci sarà nessun cambiamento perchè non c’è alternativa”. E si sbagliano. Se ad un povero diavolo crolla la casa, non è che automaticamente se ne ritroverà un’altra sorgere dal nulla. Se non ha dove rifugiarsi, sarà a tutti gli effetti un senzatetto. L’Impero Romano e quello Ottomano sono durati secoli e poi sono crollati. Certo, dopo è arrivato qualcosa di diverso, ma non era un sistema alternativo. Semplicemente era successivo.
La civiltà occidentale è semplicemente entrata in un vortice tecnologico che estinguerà per sempre moltissime delle categorie dello scibile che conoscevamo. Presto le nazioni saranno digitalizzate, i social media soppianteranno le organizzazioni statali tradizionali – cosa che Tremonti, con la visionarietà del genio che è, scriveva già dagli anni Novanta – e cadranno tutte le costruzioni socioeconomiche delle vecchie società.
Per spiegare bene cosa si intende, pensiamo al sistema bancario che è il fulcro su cui oggi si regge l’economia occidentale.

Se prendiamo una banca, essa si fonda su dirigenti che stabiliscono a quali condizioni concedere il credito, su quanti beni e servizi ha per garantire e proteggere il denaro che vi dà e che le date. Per tutto il resto, si limita a trasferire dati all’interno del database. Qualcosa che può fare un social media qualsiasi.
Oggi esistono molti forum per accedere ai cui servizi, voi dovete pagare una moneta digitale. Succede che voi trasformate i vostri euro in franchi marini – che volete? Esiste il franco svizzero, il franco africano e il franco francese, perchè non potrebbe esistere un franco marino? – e con quelli comprate ciò che volete, ad un prezzo infinitamente minore di quanto lo paghereste voi se pagaste con bonifici bancari o bollettini postali. In parole povere, è come se le banche oggi vendessero il latte 20.000 euro al litro. Ma soprattutto, le banche non servono praticamente a nulla dal momento che tutto ciò che fanno è comprare soldi dalle banche centrali per poi girarli al cliente finale.
Niente impedirebbe tecnologicamente ad una persona di poter comprare quel denaro direttamente dalla banca centrale e le banche sopravvivono solo perchè protette dal legislatore e continuano a fornire un costoso servizio che potrebbe costare almeno venti volte meno.
Cosa accadrebbe se qualcuno fondasse un partito che abbia come programma politico quello di eliminare le banche ed utilizzare un sistema moderno? Gli verrebbe detto che è un pazzo irresponsabile. “Ma come? Il debito pubblico è alle stelle? L’economia è in recessione? L’epidemia ci sta uccidendo tutti? Il clima si sta surriscaldando? E tu vuoi distruggere le banche?”. E così ogni cambiamento viene soffocato dalla paura.

E questo non vale certo solo per le banche. Se pensiamo soltanto a quanti chimici e farmacisti abbiamo sfornato negli ultimi decenni, presto costoro si faranno le medicine da soli, come fossero bottegai. Risposta: “Ma come? C’è il covid-19 e tu vuoi distruggere il settore farmaceutico?”.

I giornali sono in gravissima crisi. Ogni anno perdono lettori anche perchè sempre più la gente è interconnessa e non ha certo bisogno di spendere soldi per leggere notizie che può trovare gratis online, sui social. Al limite legge opinioni. Ma anche da quel punto di vista c’è una forte crisi, se c’è gente che si iscrive alla mia pagina e al mio profilo dicendomi “Il Detonatore è l’unico giornale che leggo, degli altri non mi fido”. Cioè la gente preferisce una rivista online di scappati di casa – che ha avuto il coraggio persino di ingaggiare me – al Corriere, a Repubblica e al Fatto Quotidiano. Allora proponi di tagliare i contributi ai giornali, cioè ad imprese sempre più indebitate, che non producono utili e che stanno in piedi solo perchè gli editori se ne servono per sponsorizzare altri interessi, economici o politici. “Ma come? La democrazia è in pericolo e tu vuoi distruggere i giornali?”.
Tutto questo meccanismo può ritardare i cambiamenti ma non li stoppa. Perchè sono nei fatti. E quando un palazzo è fragile già nelle fondamenta, la semplice idea di impedire la costruzione di palazzi più belli non diminuisce certo il rischio che quei palazzi crollino.

Il sistema occidentale, nelle sue declinazioni, a partire da quello americano, è in crisi irreversibile. Perchè, al pari di quello sovietico, si basa su una visione della realtà semplicemente non sostenibile. Chiunque osi proporre un’alternativa, anche fondandola sull’esattezza dei dati, viene zittito e intimorito con abbondanti dosi di paura. Perchè è esattamente la paura che ha sempre storicamente rallentato il cambiamento.
Ed è esattamente a questo che è servito il covid-19.

E ora che lo sai, tu lettore che mi leggi, dalle 18 rinchiuditi in casa ogni giorno. C’è in giro “il virus ricchione che, come avrai capito, adesso ti incula” (semicit.)
Con tanti bacini da Greta Thunberg

FRANCO MARINO