L’EDITORIALE – RAGAZZE, NON DATE RETTA AI CONSIGLI DELLE FEMMINISTE: GUARDATE DOVE E CON CHI ANDATE (di Matteo Fais)
Fidarsi è bene, ma non fare i cretini – anzi, le cretine – è meglio. Ragazze, le femministe vi hanno messo in testa un sacco di stronzate. Vi hanno fatto credere che potete – anzi “dovete” – circolare liberamente dove vi pare e con chi vi pare, perché è un vostro diritto.
Beh, scusate se vi sveglio da questo vostro sogno petaloso, ma tutte queste sono idiozie e proclami per dementi. Potrete avere tutti i diritti di questo mondo, come gli uomini, sta di fatto che passeggiare la notte, con un Rolex al polso, o in minigonna, in un quartiere malfamato, è da squinternati mentali, oltre che un modo di andarsela a cercare. Evitate.
Similmente, fare come quella ragazza che l’altro giorno è uscita con un amico e poi l’ha abbandonato per ubriacarsi con chissà quale stronzo appena conosciuto, trovandosi infine sbronza e nuda in riva al mare, senza ricordarsi niente della notte trascorsa, è da deficienti senza cervello.
Il mondo non è un giardino dei buoni sentimenti. Sbandierare diritti in questa giungla è da pazzi, come parlare agli alberi. Né si può sperare che ci sia un poliziotto in ogni angolo a vostra disposizione. Non fate coglionate. Anche se tutte quelle di NonUnaDiMeno vanno manifestando dicendo che noi uomini siamo tutti intrisi di “cultura dello stupro”, la verità è semplicemente che ci sono tra noi, per quanto in numero minimo, anche degli stupratori, gente che se ne frega e non ha niente da perdere. E state pur certe che gente simile, con certi slogan tipo “Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”, ci si pulisce il culo.
Purtroppo, la colpa di tutto ciò è del senso folle di onnipotenza che vi hanno messo in testa le femministe, facendovi esporre a rischi che il buonsenso vi avrebbe fatto evitare. Usate il cervello. Poi, se ancora credete che tutte le vie del mondo vi appartengano per il potere magico conferitovi dal motto “l’utero è mio e me lo gestisco io”, non so che dirvi. Cazzi vostri!
Matteo Fais
Gli argomenti li mischia lei Enzo. Fais dice una cosa sacrosanta.
Che il mondo è un posto pericoloso, in certe zone più che in altre, ma luoghi 100% sicuri non esistono, ergo l’orgia di diritti (e in certi casi privilegi) che ha travolto le donne in questi ultimi anni le ha deresponsabilizzate: si crede di poter risolvere tutto con una denuncia, una chiamata al 112, un servizio dalla d’Urso. Ma a volte potrebbe essere troppo tardi, quindi bisogna auto tutelarsi prima che certe cose accadano. La legge e la propaganda in favore delle donne ha già raggiunto una saturazione, nel senso che più di così non si può: quel quid che manca ce lo devono mettere le donne stesse.