FRANCA VALERI E’ MORTA: RIPOSI IN QUELLA PACE CHE NON VOLLE CONCEDERE ALLA PETACCI (di Franco Marino)
Franca Valeri è scomparsa. A cento anni appena compiuti. E, a parte augurarle l’eterno riposo, non c’è da rammaricarsene più di tanto perchè, dopo una lunghissima vita carica di gloria e di successi, per dirla col Bellavista di De Crescenzo “vulevo vede’ ca faceva pure storie”.
Naturalmente, poichè non siamo affetti da quella psicopatologica condizione, tipica della sinistra, per cui se un personaggio pubblico, sia esso artista, intellettuale o politico, non appartiene alla nostra Weltanschauung, lo riempiamo di contumelie e lo immergiamo nella damnatio memoriae, non abbiamo alcun problema a riconoscere nella Valeri lo spessore di grandissima attrice, sceneggiatrice e drammaturga.
Solo, ci preme ricordare una sua recente intervista in merito ai suoi ricordi di Piazzale Loreto, lei che milanese verace, andò ad assistere a quella turpe macelleria a cielo aperto.
“Mia mamma era disperata a sapermi in giro da sola. In quei giorni a Milano si sparava ancora per strada.
Ma io volevo vedere se il Duce era davvero morto. E vuol sapere se ho provato pietà? No. Nessuna pietà.
Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose.
E noi avevamo sofferto troppo”
Saltando a pie’ pari ogni discussione politica, c’è da dire che la cattiveria o, che è la stessa cosa, la mancanza di pietà per dei cadaveri profanati, insanguinati e appesi per i piedi, con le vergogne esposte a tutti, non è il miglior viatico con il quale affrontare, a cento anni compiuti, l’ultimo viaggio.
Il mio auspicio è che questa donna abbia chiesto perdono, al Dio della vita e della morte, prima di esalare l’ultimo respiro.
A Clarice Petacci, detta Claretta, morta sessantasette anni più giovane, del tutto incolpevole di quello che le accadeva attorno, questa possibilità non è stata concessa.
FRANCO MARINO
A morte è una livella e Franca Valeri sarà stata anche una grande attrice ma, senza quella pietà che distingue l’uomo.sall’animale, non è ⁵nulla .
Confesso, non mi era simpatica e neanche mi piaceva;dopodichè un’artista cosi’ longeva è sempre una speranza in questo mondo sempre più brutale:il palcoscenico è sempre più vuoto, oppure occupato da guitti senza talento;ma mi aveva sorpresa questa dichiarazione nell’ultima intervista:credo che fosse “Franca” di nome e di fatto e preferisco sempre chi dice la verità:almeno non era buonista.risposi in pace.
Mai provato simpatia per Franca Valeri di cui per la verità non conoscevo le simpatie politiche. Che dire di chi non conosce la pietà umana, di chi non si riconosce nell’esortazione Parce Mortuis? Ne ho pietà
Mai stata fascista, né provengo da una famiglia fascista
Credo che lo scempio di Piazzale Loreto sia, per tutti noi, una vergogna
Approvo ,da uomo di destra.
Non è stata la mia attrice preferita, anzi per la sua particolarità, ben sfruttata lo snobismo, non mi è mai stata simpatica
…certamente ha avuto un ruolo di spessore nell’olimpo della attorialità italiana, ma, almeno nel cinema, sempre e solamente come “antagonista” o, al massimo, come coprotagonista, e non credo che non ce ne fosse ragione.
Mi piaceva come tanti altri, ma non quanto alcuni “caratteristi” che in carriera hanno dimostrato di detenere talento da vendere frustrato soltanto dall’ambiente cinematografico che è pieno di “ingiustizie”.
Oltre l’aspetto artistico, per me è stata un personaggio che non aggiungeva nulla alla nostra cultura sociale e popolare.
L’esternazione politica, al solo beneficio del “politically correct”, se la poteva risparmiare, avrebbe lasciato un miglior ricordo.
Che l’altra vita le sia lieve.