IL “SINISTRO” SOVVERTIMENTO DELLA “NORMALITÀ”: DAL PROCESSO A SALVINI AL DDL SCALFAROTTO:– UNA DOVEROSA RIFLESSIONE (di Matteo Fais)
È tutto collegato. Ed è molto più importante riflettere su questo che sapere dell’andamento dei processi. Tutta l’informazione si concentra sul fatto di cronaca politica, sull’attualità. Ma è su ciò che sta alla radice di certi fatti che bisogna indagare, se li si vuole comprendere. Si tratta di un processo ad ampio raggio che la Sinistra sta portando avanti da decenni per sovvertire e rimodellare il tessuto sociale italiano. A loro non interessa governare, ma comandare con un potere da stregoni, con la possibilità di sostenere una tesi dall’oggi al domani e mutarla in realtà come per magia. Ogni loro atto è volto a ciò. Il processo a Salvini è solo l’ultimo in ordine temporale.
Se ci pensate, quello che sto dicendo è ciò che loro hanno cercato di realizzare in ogni ambito e con ogni mezzo. Prendete la famiglia. Senza risparmio di denaro da corruzione e usando chiunque fosse disposto a farsi retribuire illecitamente, hanno fatto cantare per loro artisti e scienziati, tutti in coro a dire che no, non c’è niente di naturale e normale nell’avere – e pretendere – un padre e una madre. Una condizione antropologica che esiste da che è nato il mondo e che ha segnato la storia dell’uomo è stata posta in dubbio. Si è detto, pure, che non basta nascere con un pene, o una vagina, per essere maschio, o femmina. Incredibile, ma a furia di ripetere stronzate, sono riusciti a imporle al popolo, se non come vere – non per tutti almeno –, come ipotesi da prendere seriamente in considerazione. Sicuramente hanno utilizzato una strategia lenta e graduale, quella nota come Finestra di Overton, o della “rana bollita”, che consiste nell’insinuare una certa idea da prima in modo cauto, poi sempre più feroce, a mezzo di vari accoliti. Per questo la Sinistra ha voluto sempre controllare l’industria culturale e le accademie: quella gente deve loro la vita e, pertanto, si presta a propagandarne qualsiasi idea. La scienza non è democratica, diceva qualcuno. Balla colossale! La verità non è democratica, casomai, ma la scienza, in quanto attività svolta da uomini, può risentire ed essere pilotata da scelte ideologiche e, appunto, dalla stessa corruzione che da sempre tocca le persone. E, chiaramente, loro annoverano tra le fila molti scienziati disposti a sostenere anche l’inverosimile e non certo per amore della verità, ma unicamente della pecunia.
Qualcosa di molto simile – tra le tante cose – lo vediamo in atto con il processo ai danni di Salvini, relativo alla vicenda Open Arms, o nel caso Sea Watch che ha visto protagonista la CapitanA Carola Rackete – altrimenti nota come “ la speronatrice”. Controllare i confini e difendere il territorio dall’invasore, teoria da sempre vigente in ogni Nazione, viene fatta passare per un abominio, malgrado l’uomo viva da che mondo è mondo entro un concetto di limite, tribù, appartenenza, fin dall’Antica e Gloriosa Grecia. Proteggere il proprio territorio è la legge del sangue che la Sinistra ha rovesciato, esattamente come, in ambito sessuale, per esempio, ha fatto passare l’idea che sia naturale godere vedendo la propria donna nelle mani di un altro – la glorificazione dell’invasore e il cuckoldismo sono intimamente legate (https://ildetonatore.it//2020/07/16/leditoriale-la-nuova-sinistra-e-la-sessualita-lo-sdoganamento-del-cuckoldismo-di-matteo-fais/). Davvero un’impresa epica. La Sinistra ha reso anormale la normalità e normale l’anormalità. Se non fosse che agli occhi di una persona sana di mente non vi è niente di più odioso e basso, ci sarebbe quasi da ammirarli per la capacità di persuasione.
Matteo Fais