COME DIVENTARE UNA DONNA DETESTABILE IN POCHE MOSSE – CE LO SPIEGA DARIA BIGNARDI (di Matteo Fais)
La Sinistra, i sinistrati e – più di tutto – le femministe hanno un magico potere: farmi salire l’odio e la rabbia. Detesto il modo in cui riescono a trasformarmi. Di mio sarei pacato, dolce, attento e premuroso. Ma mi bastano due righe di questi per tramutarmi in Mr Hyde. Tipo che se il nero mi chiede un euro glielo do e pure col sorriso, ma se leggo che quelli che arrivano – alti 1,90 e con muscoli da fare invidia a un palestrato – sono tutti in fuga “dalla fame e dalla guerra”, finisce che non do mezza lira a nessuno e mando tutti affanculo. Voglio dire: ok tutto – pure l’invasione – però, porca troia, non cercate anche di prendermi per il culo perché mi incazzo!
Figurarsi quindi quando vedo l’ennesimo articolo, questa volta della giornalista Daria Bignardi, su “Vanity Fair” (https://www.vanityfair.it/vanity-stars/daria-bignardi/2020/07/14/una-ricetta-magica), in cui si invita alla ribellione la donna, ancora dipinta come la povera servetta del maschio rozzo e cattivo che la usa a mo’ di domestica per cucinare e pulire.
“Donne con famiglia che state per partire per le vacanze, attenzione perché ora vi do un consiglio che vi cambierà la vita: quest’anno, in casa, non fate un cazzo. Avete già dato durante il lockdown, e anche troppo avete già dato nella vita: almeno in queste vacanze post confinamento non fate niente. Fatelo soavemente, gentilmente, col sorriso, senza sensi di colpa: rilassatevi, nuotate, camminate, leggete e in casa fate il meno possibile”. Premesso che vorrei sapere chi le ha detto alla nota conduttrice che tutte le donne italiane sono state lì a farsi il culo da mattina a sera, durante il lockdown. Forse l’avrebbe fatto una delle mie nonne – parlo di donne nate negli anni ’20. Io, francamente, non ho mai visto una delle tante ragazze con cui ho passato qualche giorno, o una lunga relazione, stare lì a strofinare e spignattare come se non ci fosse un domani. Ma vi dico di più e ve lo dico con le maiuscole: LA MAGGIOR PARTE DELLE RAGAZZE, NATE DAGLI ’80 IN POI, IN CUCINA, È UNA SEGA TOTALE. Tant’è che, tendenzialmente, non lascio mai i fornelli – e meno che mai la brace – nelle mani di una femmina. Quelle buttano due barattoli di pelati in pentola e lasciano cuocere, poi vanno a farsi le sopracciglia. Io, con pazienza ed amore, preparo un bel soffritto, metto dentro i pelati, la noce moscata, poi cerco degli abbinamenti per non fare il sugo più bambo della storia. E sto lì a girare e girare, senza sosta, come se stessi cullando un figlio svegliatosi in lacrime in piena notte. Col cazzo che lascio entrare una donna in cucina! Se proprio vuole, mi può guardare, mentre io mi sporco le mani. Alla fin fine, è sempre meglio che lei si gratti, invece che fare danni. Personalmente, ho bisogno di una donna per qualsiasi cosa, tranne che per cucinare.
“Provate. Fate questo esperimento: per una volta lasciate che ognuno − figli, marito − faccia quel che vuole. Vedrete che non muoiono se dormono fino all’una o si nutrono di latte e biscotti e toast in spiaggia per due settimane, anzi: ne saranno felici. Se poi una sera ne avete proprio voglia potete cucinare quella pasta alla Norma che vi piace tanto, ma non più di una volta o due durante la vacanza, eccezionalmente, e sporcando un sacco di pentole che qualcun altro laverà. Dormite, chiacchierate, andate a correre e in canoa, fate yoga, ballate, studiate francese, fate qualunque cosa vi piaccia. E lasciate che la facciano anche loro.”. Ah, beh, certo, bella educazione, davvero! Lasciali dormire fino all’una i ragazzi. Li tirerei giù dal letto a calci in culo. E, comunque, se una vuole che i figli si nutrano di latte, biscotti e toast, mentre lei si fa ampiamente i cazzi suoi, tanto vale che non li faccia, si cerchi il suo lavoro, si goda le sue ferie e vada a farsi montare dove meglio crede. Per carità, liberissima, ma che non svanghi la fava, verso i trenta, per convincere qualche disperato a ingravidarla – tra parentesi, meglio che lo dica se ha smesso di prendere la pillola, invece di fare “belle” sorprese. Il medico non prescrive di mettere al mondo dei pargoli. E, sempre francamente, io sconsiglierei caldamente a chiunque di imbarcarsi in un’operazione del genere, oggi come oggi. “Girls Just Wanna Have Fun”, cantava Cindy Lauper, le ragazze vogliono solo divertirsi. E allora che si divertano andando in canoa, facendo yoga, ballando e studiando francese, come dice la Bignardi. Se poi si ritrovano a scolare una boccetta di Xanax al giorno, verso i 50, amen. I figli o sono il senso della propria vita, il motivo massimo di abnegazione, o, davvero, ci sono tante altre attività con cui intrattenersi.
Sottolineo in chiusura che la Bignardi parla ovviamente di donne privilegiate, quelle che le vacanze possono permettersele – niente contro, per carità, io mica sono comunista e non nutro rancore per i redditi dai 5 ai 20 mila euro al mese, insomma contro la media borghesia. Mi chiedo cosa direbbe lei alla moglie di un operaio – che magari si fa ogni giorno otto ore di fabbrica, cantiere e via dicendo, con anche i turni di notte, e con quei soldi mantiene tutta la famiglia. Perdoni quel povero uomo, Dottoressa, se si aspetta perlomeno che la moglie gli faccia trovare un pasto caldo, dopo il pranzo in mensa. Ah, già, ma dimenticavo che i poveracci sono tutti fascioleghisti. Per essere di Sinistra bisogna avere dai 20 mila euro al mese a salire.
Matteo Fais