ANCHE GLI ATTACCHI AD ADINOLFI CI SVELANO COSA SIA LA SINISTRA (di Matteo Fais)
Odio i Democristiani. Esattamente come odio i comunisti e gli infami piddini. Da un certo punto di vista, si potrebbe pensare che i primi abbiano se non altro tenuto alla larga i secondi. Pia illusione! In verità, le due mafie si sono spartite il potere e la Democrazia Cristiana ha volontariamente lasciato che il PCI conquistasse i suoi avamposti culturali per meglio comandarci in futuro. Ergo, i democristiani, grigi e untuosi, sono, se possibile, ancora più criminali dei loro sordidi “compagni” (di merenda).
Cionondimeno, è necessario difendere Mario Adinolfi, malgrado abbia fatto parte di entrambe le disgustose marmaglie. Non mi si fraintenda: l’uomo ha detto cose abominevoli. Ha difeso Elsa Fornero – roba che, se fossi Dio, come Gaber nella famosa canzone, lo farei bruciare all’inferno per l’eternità. È pure europeista, ammiratore di quella mezzasega di Tony Blair e del guerrafondaio Bill Clinton. Devastante! Da vomitare e bestemmiare come un ossesso.
In compenso, dacché è uscito dalla cloaca piddina, ha sperimentato su di sé di quali tempeste di merda sia capace la parte politica da lui stesso sostenuta. Verrebbe da dire “Ben ti sta, così impari a dare manforte a chi finanzia centri sociali e altre fogne a cielo aperto”, ma non si può. Bisogna insegnare l’educazione a questi infami. Bisogna lottare contro le intimidazioni squadriste dei cyber-bulli finanziati da Botteghe Oscure. Tra noi e loro sussiste una differenza ontologica irriducibile: io detesto Adinolfi democraticamente, loro con la vocazione alla purga staliniana che da sempre li caratterizza. Io non voglio, come sostiene la nuova “Unità” online, ovvero “The Vision”, proibirgli di parlare, tenere comizi e presentare i suoi libri, ma solo avere il diritto di criticare le sue idee – anche perché lui, diversamente da loro, non ha mai invitato a usare la violenza, ma ha solo espresso la sua visione del mondo. Loro sono pericolosi per la democrazia, io no.
Per non parlare, dopo tutte le stronzate contro l’odio esalate dalle marcescenti Sardine e dai paraculi di #odiareticosta, la rabbia che si prova a leggere il solito branco di sbandati che lo aggredisce ogni volta, sotto i suoi tweet, augurandogli la morte, o umiliandolo per la sua pinguedine. È disgustoso! Anzi, questa è la Sinistra. Gentaglia che si riunisce in bande e, senza alcuna pietà, deride e offende. Sono loro, gli stessi che vorrebbero la galera per chi manifesta contrarietà per la famiglia arcobaleno.
I sinistri – questo è bene capirlo una volta per tutte – sono dei pazzi cresciuti con un’educazione da nazisti di Sinistra, nella convinzione di essere superiori. Ergo, per loro il confronto è un’inutile perdita di tempo. Chi crede di essere “popolo eletto”, di avere presso di sé la Ragione, il Bene è il Bello, non può essere un sincero democratico, solo uno squilibrato totalitario.
Per chiudere, naturalmente i dementi che lo perculano rispetto alle sue posizioni di costume, quali l’uso del preservativo e la contrarietà ai matrimoni omosessuali, state certi che non sono stati altrettanto feroci quando Adinolfi ha sostenuto le peggiori nefandezze politiche di Monti, Fornero e del PD, le stesse che ci hanno portato a questo spaventoso pantano economico che stiamo vivendo. E certo nessuno gli ha domandato come possa conciliare tanto amore per la famiglia con la macelleria sociale da lui propagandata. Perché la Sinistra, è noto, si occupa solo di faccende secondarie, quali unicorni e orsetti rosa. A questo punto, davvero, meglio Adinolfi. Chissà perché, ma il peggio riesce sempre a farti prendere le parti del meno peggio.
Matteo Fais