Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

L’EDITORIALE – LA NUOVA SINISTRA E LA SESSUALITÀ – LO SDOGANAMENTO DEL CUCKOLDISMO (di Matteo Fais)

Solo i cretini credono che il sesso non sia una faccenda politica e antropologica. Non esiste una sessualità naturale. O meglio, in una situazione pretribale, primitiva, in cui un maschio incontra una donna, o un essere comunque fisicamente più debole che lo attrae, è facilmente immaginabile che a manifestarsi sia l’istinto ferino e la violenza.

Superato però – grazie al cielo – quel primo stadio dell’interazione umana, a prevalere è una declinazione completamente diversa nel commercio tra i sessi. Similmente, certe pulsioni o tendenze difficilmente appartengono a livelli di sviluppo basilare delle società e ciò lo si deduce già leggendo Marx. In una realtà di caccia e raccolta, è praticamente impossibile che si affermino BDSM, feticismo, ecc – situazioni che appartengono semmai al capitalismo avanzato, a lunghi momenti di pace nella Storia, e a un benessere che non riguarda le economie di sussistenza. 

Insomma, su un punto ha ragione la Sinistra: la sessualità umana è fluida, cangiante, plasmabile e una determinata struttura sociale dà forma a una particolare visione del sesso. 

Certo si è più o meno etero, ma è chiaro che, percentualmente, una tendenza finirà per prevalere sull’altra per motivi che esulano dalla personalità del singolo. Se tutti vanno a trans, è probabile che anche il più refrattario e incorreggibile dei portatori sani di testosterone si porrà la domanda se non vi sia poi qualcosa che lui, nella sua compulsiva ricerca di donne etero, non si stia perdendo, una gioia che solo un corpo con caratteristiche comuni ai due sessi potrà dargli. Non è strano infatti lo sconcerto dei vecchi quando borbottando tra sé e sé che “ai miei tempi, non c’erano tutti questi…”. Che ce ne fosse una un’esigua quantità è ben possibile, semplicemente perché allora il modello di maschio diffuso era diverso: tutti facevano il militare, ci si poteva compiacere liberamente delle proprie conquiste, e l’esistenza trascorreva nel cameratismo e non nell’individualismo, ecc. Vivevano, insomma, entro un altro orizzonte di senso proposto come l’unico e il solo praticabile.

Ogni società, insomma, genera più o meno volutamente una sessualità predominante. La nostra, che è palesemente in mano alle forze di una Sinistra ormai disinteressata alle lotte e alle manifestazioni violente per i diritti dei lavoratori, non ha più bisogno di virilissimi operai, dalla struttura solida e dal fare manesco, pronti a contrapporsi alla polizia o alla manovalanza delle forze reazionarie. Avendo essa deciso di creare una Nazione di conquistati e non di conquistatori, avvalerà nel maschio le tendenze più femminee volte alla sottomissione, anche in relazione all’ondata di diversamente italiani a cui ha spalancato le porte. 

Un organismo sano, in natura, tende ad affermare sé stesso. Forza e potenza sono i suoi ideali. È chiaro dunque che la Sinistra non avrebbe potuto se non santificare quei maschi votati per intima essenza alla debolezza, come i cuckold, volgarmente cornuti compiacenti, quelli che amano vedere la propria donna coinvolta in atti intimi con altri maschi. È palese che solo individui simili potranno accettare – se non proprio godere – nel vedersi sottrarre le femmine da un invasore nerboruto e fisicamente più prestante di loro . Ecco perché Vice e tutti gli altri giornali apparentemente innocui, che non fanno altro se non strombazzare la bellezza di simile pratica, o invitare i maschi a provare lo strap-on, sono le vere testate politiche della Sinistra. Spingono un determinato modello di uomo perché funzionale alla sostituzione, o fanno credere agli omosessuali che un certo tipo di religione, portata da quelli con cui vorrebbero rimpiazzarci, sarebbe assolutamente associabile alla rivendicazione dei loro diritti – più prosasticamente, invece, nei luoghi di provenienza di quella gente, i gay li ammazzano. 

Allo stesso modo e nel contempo, vengono fomentate le più esasperate tra le femministe e ci si fa megafono delle loro idee, secondo cui tutti gli uomini sarebbero potenziali stupratori, o comunque sempre pericolosi. Il motivo latente è portare il maschio a odiare sé stesso, il suo desiderio, la naturale tendenza biologica all’affermazione. Ripiegato su sé stesso, mortificato nello spirito, egli sarà prono alla volontà di chi desidera eliminarlo, o se non altro non opporrà una reale resistenza.

Presto, dopo che avremo tutti paura anche solo di parlare con una donna, ci faremo da parte per l’uomo nuovo che non le userà il benché minimo riguardo. Nel mentre noi, come c’è stato insegnato, ci faremo una sega osservandoli, da un angolo della stanza. Allora, sarà davvero la fine. O forse, la stiamo già vivendo e non ce ne siamo ancora resi conto. Sempre e comunque, ringraziamo la Sinistra.

Matteo Fais 

2 commenti su “L’EDITORIALE – LA NUOVA SINISTRA E LA SESSUALITÀ – LO SDOGANAMENTO DEL CUCKOLDISMO (di Matteo Fais)

  1. per un verso è corretto, ma penso che sia un po’ superficiale l’interpretazione del cornuto. vedere la propria donna godere o meno alla mercé di cazzo in quanto tale è cosa a mio parere molto più raffinata ed appagante. ricompensa della negazione di sesso ch’è arma di ogni ricatto della femmina. questo almeno, ma proprio almeno, per la mia generazione. certo che, in questo senso, i brutali invasori ci vendicheranno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *