COSA CI HA INSEGNATO LA FARSA COVID-19 (di Franco Marino)

Da quando il covid-19 ha fatto la sua comparsa nella vita di tutti, quella privata con le limitazioni che tutti conosciamo, e quella pubblica con tutto il delirio di VIP, politici, influencer e via dicendo, non ho avuto la minima esitazione nel ritenerla una gigantesca messinscena e le motivazioni sono così numerose che ci porterebbero lontanissimo. Conoscendo la mia natura di ipocondriaco, in tanti si sono sorpresi di questo mio atteggiamento di totale noncuranza, di come io non abbia mai indossato mascherine salvo quando non me l’hanno imposto, cioè come condizione per accedere ai pubblici uffici. In realtà, tutto questo è collegato a quell’istinto che mi porta a vedere le fregature con molto anticipo.
All’inizio fui da solo e la mia pagina perse parecchi iscritti. Poi la questione cominciò a chiarirsi, secondo uno schema classico – già visto ai tempi di Monti – i termini dell’inganno cominciarono a delinearsi e molti tornarono a seguirmi.

Ma questi mesi sono stati anche un’occasione per riflettere e cercare di capire cosa accadrà di qui a poco.
Ricostruire tutto questo in un post, che poi sarà articolo, richiederebbe troppo tempo.
Ma se c’è una cosa di cui dobbiamo davvero dire grazie al covid-19 o, per meglio dire, a chi lo ha messo nei vari paesi, è che ha contribuito a fare giustizia di tutte le cazzate che fino a ieri sembravano verità intangibili.
Grazie al Covid-19 abbiamo imparato che se hai l’appoggio dei media, puoi sequestrare un intero paese in nome di un’emergenza sanitaria. Fa niente se poi, paralizzando il settore produttivo, dai morti di covid-19, fantomatici o meno che siano, si passa a quelli di fame. E che dunque la Costituzione non serve a nulla.
Abbiamo appreso che essere scienziati non vuol dire nè essere brave persone nè capaci di prendere decisioni politiche e che, messo di fronte ad un microfono e una videocamera, un qualsiasi virologo può essere molto più deleterio del proletario, dal quale almeno non ti aspetti nulla.

Tutto il resto lo farà lo studio della storia. Che se la studiassimo ci spiegherebbe come sono le emergenze a fare da ponte ai totalitarismi, che i diritti e il benessere di cui abbiamo goduto, non sono stati che semplicissimi prestiti che le elite dominanti ci hanno concesso e solo perchè non potevano fare altro, che la finanza non vedeva l’ora di scatenare un’altra crisi per giustificare i futuri disinvestimenti che avverranno nei prossimi mesi.
E che nulla sarà davvero come prima fin quando non decideremo di farla pagare a chi ci ha messi in questa situazione.

FRANCO MARINO