SALVINI SU BERLINGUER SGAMA SETTANT’ANNI DI TRUFFA COMUNISTA (di Franco Marino)
Ha fatto molto discutere una dichiarazione di Salvini sul fatto che la Lega rappresenterebbe l’erede morale di Berlinguer.
La cosa ha stupito e scandalizzato molti ma Salvini è un figlio del suo tempo, di un’epoca in cui si comunica per slogan. E lo slogan per forza di cose semplifica. In questo post, cerco di spiegare perchè l’accostamento di Salvini non è del tutto sbagliato.
La prima cosa da dire è che le società europee sono tutte chiaramente fasciste. Naturalmente la cosa può scandalizzare chiunque associ il concetto di fascismo alle dittature del Novecento ma questo accade perchè ci si è sempre soffermati – e non è un errore ma una truffa ben congegnata come spiegherò – sull’aspetto politico, cioè la dittatura e il dittatore.
Il problema sorge quando investighiamo sugli aspetti che noi consideriamo di sinistra e che truffaldinamente vengono associati all’universo comunista.
Si prendano, per esempio, i sindacati e il cosiddetto welfare. Tutti voi credete che il sindacato come lo conosciamo e che l’idea che oggi voi abbiate diritto agli stessi servizi quale che sia la vostra condizione sociale, sia affine al mondo comunista, giusto?
NULLA DI PIU’ FALSO.
Sul sindacato il discorso è semplice. Il sindacato originario era concepito dal marxismo come ente di lotta il cui scopo è espropriare la proprietà e il profitto – che l’ideologia marxista considera un furto – in favore dei lavoratori. Ed è per definizione CONTRO lo stato.
Nel fascismo, che pure riconosce l’esistenza di classi sociali, le ragioni del capitalista incontrano quelle della classe operaia e, in tal senso, il sindacato essendo riconosciuto dallo stato, regolato da leggi dello stato, ha la funzione non di riproporre la lotta di classe tipica del marxismo, bensì la pacificazione sociale che è propria invece del fascismo.
Sul welfare universale, la questione è ancora più semplice. Il comunismo col welfare non c’entra nulla. Il welfare nell’antichità era nato per aiutare chiunque si trovasse in una condizione di povertà. Ma tutto questo non ha niente a che fare col marxismo perchè, secondo la dottrina marxista, la povertà nasce con le diseguaglianze che, a loro volta, nascono dal fatto che lo stato non è proprietario delle risorse e dei mezzi di produzione.
Nei paesi comunisti, tutto è di proprietà dello stato che si occupa di redistribuirle. Ma questo non ha nulla a che fare col welfare. E’ semplicemente un’appropriazione coatta dello stato.
Il welfare, intendiamoci bene, non è invenzione del fascismo. Ma solo col fascismo acquisisce l’universalità che è caratteristica del welfare moderno, cioè l’idea che un ricco debba, almeno teoricamente, godere degli stessi servizi di un povero. Della medesima sanità, della medesima scuola etc.
E se consideriamo che le socialdemocrazie europee sono tutte strutturate in questo modo, la conclusione sarà inevitabile: le società europee sono tutte politicamente democratiche ma socialmente fasciste.
Ora, siamo nel 1989 e crolla il Muro di Berlino e nel 1992 crolla l’URSS e il PCI che era la quinta colonna dei sovietici in Italia, con una virata a 180 gradi rinnega tutta l’impalcatura marxista per abbracciare non un capitalismo sovranistico ma il finanziarismo squalesco di Wall Street.
Salvini si trova, così, a dover fronteggiare un partito truffaldino, erede di un partito truffaldino. Che ieri si fondava sull’ignoranza di chi credeva che tutti i diritti sociali di questo paese fossero comunisti – quando sono di derivazione fascista – e oggi si fonda su quell’idea di sinistra, senza rendersi conto che oggi il PD, sui temi economici, è più a destra di tutte le peggiori destre neoguelfe sudamericane.
Salvini dicendo “abbiamo raccolto l’eredità di Berlinguer” non dice “La Lega è comunista”. Sta solo dicendo che oggi la Lega – come in generale tutti i partiti sovranisti – raccoglie quelle istanze che un tempo appartenevano alla sinistra comunemente intesa. Dico “comunemente intesa” perchè il PCI è riuscito per cinquant’anni a vendere l’inganno di essere un partito socialdemocratico e di far passare come conquiste della sinistra quelli che invece sono prodotti del fascismo. E molti che votano a sinistra oggi sono fascisti a loro insaputa perchè si rifanno ad una sinistra che LORO credono essere marxista quando è semplicemente la visione pacificata proposta dal fascismo di coniugare lavoro e capitale. La cosidetta Terza Via.
Naturalmente Salvini non poteva fare un pippone come quello che ho fatto io ora ma doveva sintetizzare in uno slogan.
Che, come ogni slogan, semplifica.
Così ai tanti che ancora votano PD, credendo scioccamente che se lo votano risorge Berlinguer, si è limitato a dire: “Sveglia idioti. A difendere le ragioni del proletariato italiano, oggi come ieri è soltanto la destra”.
Che poi la destra davvero voglia e possa o meno difenderli meglio e Salvini sia o meno l’erede di quella tradizione, è un altro discorso che magari affronteremo in un altro articolo.
FRANCO MARINO
Grande Franco ! Infatti io a tanti sui social ho cercato di spiegare il motivo di quelle parole di salvini anche a quei ex comunisti che sono saltati sulle sedie nel sentire quelle parole ma è stato tutto inutile e come dice quel detto ” e più facile metterlo lì ad una zanzara che metterlo nel cervello di un comunista .👍👍