INTERVISTA SU MONTANELLI – IL VIDEO
La mia posizione e quella della Redazione, in merito alla questione della statua di Montanelli, è nota e l’abbiamo ribadita in diversi articoli. Su invito di Lucamatteo Innocenzi – colgo l’occasione per ringraziarlo –, un giovane youtuber, ho partecipato, in qualità di fondatore di “Il Detonatore”, a un dibattito intitolato Statua di Montanelli: si o no?. Come avversario dialettico, il conduttore ha voluto assegnarmi Edoardo Cavalleri, attivista a favore dei diritti della comunità LGBTQ+ e segretario dei Giovani Democratici del Municipio 7 di Milano. Confrontarsi con due giovanissimi è stato stimolante, per quanto abbia dovuto, per un’ovvia questione di “anzianità”, tenere a freno il mio spirito di per sé piuttosto guerrigliero.
Vorrei però rivolgere due parole a Edoardo – sperando di non risultare troppo paternalistico.
LETTERA A UN GIOVANE DEMORATICO
Caro amico,
innanzitutto ti ringrazio perché, diversamente da quelli del tuo partito, hai accettato di confrontarti con un impresentabile come me. E, ancora di più, ho apprezzato il fatto che non abbia avuto timore, malgrado io abbia quasi il doppio dei tuoi anni.
Credimi, non ti odio. Disprezzo dal profondo delle viscere il tuo partito di riferimento, che considero il cancro di questo Paese, e ritengo ridicole tutte le battaglie della comunità di cui fai parte. Cionondimeno, ripeto, non riesco a odiarti. La Sinistra è la scelta più facile per un ragazzo come te – io per primo fui tentato, alla tua età. La Sinistra dà un senso forte di appartenenza e comunità. La Destra è una scelta da reietti, l’eterna condanna a una vita alla macchia. Se escludi una “maggioranza silenziosa” – che ormai non esiste più –, non ti restano che, se va bene, quattro altri fuoriusciti, marchiati a vista, con cui incontrarti in un sottoscala. Oggi, il “fr####”, additato da tutti come negli anni ’50, sono io. Ma, vedi, amico mio, io non ho paura di andare contro tutto e tutti, neppure di essere da solo a muovere guerra al mondo intero. Sono uno spartano: l’idea di una bella morte eccita la mia fantasia. Lo sono da sempre. Anche io, come te, malgrado la differenza d’età, sono il figlio di un presente confuso, liquido – o meglio, ridotto a liquame. Quindi ti capisco, comprendo perché hai certe idee. Se hanno attecchito in modo così capillare, evidentemente, un loro fascino – un cattivo e perverso fascino – dovranno pur averlo. Non sto qui a dirti perché mi ripugnano. Sarebbe inutile. Ti faccio solo un invito: non cercare di adeguarti, non ripetere le formule che ti passano a mezzo di una velina, per timore di essere solo e semplicemente Edoardo contro tutti. Avere degli amici, un gruppo, una comunità è certamente positivo, ma la ricerca della verità è più importante. Non avere paura.
Ti abbraccio
Matteo Fais