ANDRÀ TUTTO MALE, MA SARÀ UNA FESTA PER QUELLI CON UN CUORE D’ACCIAIO
È evidente che grazie al Covid-19 non andrà tutto bene, a differenza di quello che i burattinai del potere e gli incantatori di serpenti del mainstream, vogliono farci credere.
Cionondimeno, dal loro punto di vista, seguono la via giusta, perché se il cosiddetto “popolo” – che non esiste da nessuna parte in tutto l’Occidente, esistendo tutt’al più una massa di atomi lobotomizzati e alienati dalla tecnica, privati di un comune sentire – avesse un pò di contezza di ciò che gli spetta, potrebbero essere guai per tutti. E la speranza, si sa, è una buona strada per continuare ad andare avanti ed esorcizzare le paura.
Ma sappiamo già quello che ci attende: iperinflazione, aumento dei prezzi, disoccupazione, ulteriore alienazione, invasione africana, maggiore difficoltà di relazionarsi tra i sessi, più crimine, più furti, più occupazioni di case altrui e ciò che più spaventa le donne – l’aumento della solitudine.
Eppure, tutto questo sarà un bel periodo per chi sarà crudele e freddo con sé stesso e con gli altri: come è sempre stato nella Storia, che di per sé è dal principio storia di guerra, violenza, distruzioni, rivoluzioni, sangue e lacrime – “i periodi di felicità sono pagine bianche nella storia”, così scrive il filosofo Julius Evola, riportando a sua volta un noto aforisma.
Warren Buffet, il grande trader e speculatore del capitalismo internazionale, lo dice sempre (e lui ha ragione, visti i risultati del suo fondo): “Quando il sangue corre per le strade, è il momento di comprare” le azioni e i beni altrui.
Avranno gioco forza le organizzazione criminali, le mafie di tutti i continenti, gli usurai, gli spacciatori, gli sciacalli, i protettori.
Eppure continueranno a dirci che siamo destinati a diventare “più umani”, che proveremo compassione per chi soffre; che ci metteremo finalmente nei panni di chi viene da altri continenti e di chi ha altri “gusti e orientamenti sessuali” – così ha detto un noto attore capitolino e pure un altrettanto noto politico, sempre romano, in TV, all’inizio della pandemia.
Mentono. I veri guai inizieranno in Autunno, quando i rapporti privati tra debitori e creditori, fornitori e imprese, inizieranno a saltare.
Nonostante i problemi che ci attendono all’orizzonte, non smetteranno di dirci che “ce la possiamo fare”, ” ripartiremo”, “siamo un grande Paese”, e via banalizzando tra una musichetta e un sorriso progressista – si inventeranno di abbracciare chi, questa volta?
Eppure, il tempo che ci attende sarà un tempo malvagio, come è l’uomo nella sua natura autentica. La cara e vecchia tradizione cattolica lo ha sempre saputo, ma non lo dice più. A differenza di ciò che pensano gli illuministi, l’uomo è ferino – o “un legno storto”, per dirla come Kant.
Per questo, c’è una verità quando si dice che il virus ci mostra per quello che siamo realmente. E, davanti allo specchio, non troveremo persone desiderose di collaborare per il bene comune – ma ne esiste veramente uno, poi? –, ma gente impaurita che cercherà di salvarsi la pelle, nonostante tutto, in mezzo ai lupi che si inebrieranno ancora di più.
Cadranno le ipocrisie e i buoni propositi, come già sta succedendo nel malato Occidente, in questi giorni. Coloro che più parlano di diritti, di umanità e di uguaglianza – che sono gli stessi che ci invitano a non preoccuparci –, hanno mostrato il loro vero volto: quello di neo-talebani furiosi e desiderosi di azzerare il passato e la storia dei propri Paesi, perchè incapaci di essere allo stesso livello dei loro avi e dei loro padri, per continuare indisturbati a cibarsi di macerie e detriti di ogni sorta. Del resto, la maggior parte di loro può giusto prendere a calci una statua di un morto.
Arriverà così la festa per coloro che saranno spietati e cattivi, e che non avranno limiti nel prendere ciò che vorranno a discapito degli altri.
Potrà non piacere. Ma questo non avrà alcuna importanza.
Emanuele Fusi