Saluto ai lettori: La realtà – questa sconosciuta
Nessuno ne parla. Quotidiani, romanzi, poesie, film sono tutti complici. “Andrà tutto bene”; “Conte è un gran Presidente”; “Si vede la luce alla fine del tunnel”. Gli slogan per negarla sono in numero infinito, proprio come le droghe per trovare esilarante una noiosissima serata del proprio weekend da disoccupati cronici.
Eppure, prima di entrare nel mio studio – non pensate, si tratta di un semplice soppalco nel garage di casa – a scrivere questo pezzo, una coppia mi ha fermato. Erano un uomo e una donna sui cinquant’anni. Lei magra come un chiodo e con una chioma scarmigliata – avrebbe avuto bisogno di una buona tintura da parrucchiere, una tintura non comprata al discount. Lui era grasso – avete presente quanto fa ingrassare mangiare troppo pane? – e incurvato dalla sconfitta. Cercavano una del quartiere.
“Guardate, mi spiace, non la conosco. Avevate appuntamento?”.
“Sì. Vede il camion con cui siamo venuti?”.
“Sì, certo. A che serve?”.
“Dobbiamo portare via alcuni mobili”.
“Non pensavo che le ditte di trasloco lavorassero la domenica…”.
“Non siamo una ditta di trasloco. La Signora ci doveva regalare alcuni mobili di cui voleva disfarsi. Noi cercheremo di rivenderli… Come dire, ci siamo inventati un lavoro. Potrebbe prestarmi il suo telefono, per chiamarla. Io ho finito il credito”.
Ecco, Signori, questa è la realtà: una coppia disperata e senza reddito che, per cercare di campare, viene a casa tua a prendere quello di cui non sai più che farti, per rivenderlo a un mercatino.
Ma non è solo questo. È anche un serie di foglietti fotocopiati, lasciati in tutti i palazzi del circondario, con su scritto: “Mi chiamo X, sono disoccupata. Ho buone referenze e qualche anno di attività alle spalle. Cerco lavoro come badante o donna delle pulizie. Vi prego, aiutatemi”.
Questa è la realtà, la grande esclusa dalla narrazione ufficiale dei nostri tempi. Questo è ciò che i vari governi e i loro organi di informazione ufficiale, finanziati col denaro pubblico, non si prendono neppure la briga di menzionare. Noi vogliamo metterla in prosa, dirvela, raccontarvela, sbattervela in faccia con violenza e senza censure. Edulcorare non fa per noi – per la propaganda, bastano gli altri.
E, a un livello solo apparentemente meno importante, la realtà sono anche i tanti scrittori, autori, cantanti, musicisti e poeti che nessuno menziona, perché fuori dal giro dei grandi gruppi editoriali – leggi anche “organi esterni del Partito”. È il caso di dirlo, c’è letteratura anche oltre la prosopopea dei vari Saviano. A noi ci piacerebbe presentarvela.
“Il Detonatore” sarà questo e molto altro. Noi vogliamo far esplodere lo stucchevole imperante e costituire un’alternativa. Noi siamo il nuovo fronte. Selezionati e selezionanti, non faremo sconti a nessuno.
C’è tutto un mondo, là fuori, che aspetta di essere detto. Noi saremo la sua voce.
La Redazione
(Matteo Fais, Davide Cavaliere, Franco Marino, Emanuele Fusi, Andrea Italiano)
Il re Conte
Non è mai stato con-te
Te uomo
Te donna
Popolo eccellente
Conte arrogante
Ai problemi incompetente
Che sia dolente
La tua fine da furfante
Voglio darVi fiducia, chiamiamolo periodo di prova.
Attendo, assetato di notizie reali.
Buon lavoro.
Sono mesi che li seguo. Non ti deluderanno.
ok
Pensiero. Azione?
Sino ad ora avete fatto tutto, tranne che deludermi. Al limite Fais a volte ci va giù un po’ troppo pesante con certo linguaggio, magari adatto alla situazione, ma comunque un po’ troppo volgare. Ma le analisi sono oro colato.